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Nessun mistero, nessuna circostanza misteriosa, la trama del film è diversa da quella indicata. Il Messico è un paese in guerra, non ufficialmente forse ma nella realtà completamente, in guerra prima di tutto con se stesso con dei meccanismi culturali che finiscono per ricondurre tutto all'antica legge del Taglione dove vince il più forte, che sia un narcotrafficante, un paramilitare, lo Stato, una poliziotta o un tranquillo e onesto ragazzo che cerca di vivere dignitosamente la propria condizione di povero, in un paese povero. Così dunque finisce sempre per trionfare la violenza in un circolo vizioso che si rivela, lentamente e freddamente in questo film rivelatore di Escalante. Poca azione, zero musica ma tanta tantissima umanità nel bene e soprattutto nel male.
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