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Ben Stiller decide di smarcarsi dal ruolo di "brutta copia di Woody Allen", decide di prendere per mano una sceneggiatura rielaborata un'infinità di volte e ne ricava un film a sua misura. Morale: una pellicola piacevole, un pò troppo artificiosa ma al tempo stesso capace di annullare le (poche) battute a vuoto con un ritmo serrato, veloce e agile. Il risultato è un film più che godibile, che ci mostra come una superproduzione può fare lavori discreti con soldi a vagonate. Cosa assolutamente non scontata.
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