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Vale per qualche idea originale, niente più. Massimo Ranieri completamente fuori ruolo rispetto a Pasolini con il quale ha in comune unicamente la somiglianza fisica- ma nemmeno tanto, in quanto resta più grasso- e si muove e atteggia in maniera completamente diversa. Colonna sonora forte e urticante, brutta. Gli ultimi giorni di Pasolini non rendono qui l’idea nemmeno lontanamente di quella che è stata la complessità del personaggio e dell’intellettuale. Resta un tentativo misero e estremamente circoscritto, con una sceneggiatura inadeguata.
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