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Ultimi commenti e voti |
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8
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Non ho trovato il film particolarmente diverso dagli altri, forse meno scenografico di Mommy e Lawrencw anyways ma ugualmente intenso e appagante. In questo come negli altri citati c’è tutto Dolan con le sue vicissitudini, dalla figura del padre che riappare vivificato dalla luce abbagliante del ricordo nello stupendo flash back accompagnato da uno sfondo musicale perfetto, al personaggio della madre, solitaria educatrice dei figli, alla presenza del fratello, in conflittuale rapporto con lui e la sua omosessualità, con le conseguenze che ne derivano. Il tutto in una composizione di una bellezza estrema che incanta e affascina fin dalle prime sequenze, dal percorso in macchina dall’aeroporto/casa, per sfociare nell’imprevedibile finale. Il film è pregno, come sempre, di lui, di tensione emozionale altissima, tra tendine mosse dal vento, immagini sfocate, flash back abbaglianti di luci e colori.Consigliatissimo
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6,5
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6,5
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Dolan contro Lagarce... più che un incontro di archi, ne esce una scazzottata sul ring. Il genietto del Quebec prova ad interpretare la drammaturgia cupa e introversa dell'autore francese riproponendola nella sua cifra espressiva classica fatta di dialoghi a mille decibel, video-clip, primi piani e colori soffusi. Nel suo, Dolan ci restituisce, anche in questo film, sequenze di gran classe. Meno convincente, invece, l'andamento complessivo della pellicola, in cui il talento esuberante e iper-comunicativo del regista fa difficoltà a mettersi al servizio di un testo teatrale in cui a prevalere sono, invece, silenzio e incomprensione.
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