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Clyde Barrow, un giovanotto appena uscito dal carcere, e Bonnie Parker, un' insoddisfatta e velleitaria ragazza di provincia, si uniscono per incosciente spirito di avventura, iniziando una serie di rapine che, condotte in un primo tempo quasi come passatempo, diventano ben presto delle autentiche azioni criminali. Ai due si uniscono ben presto il fratello di Clyde con la moglie ed un ragazzotto uscito da un riformatorio. Compiuto il primo delitto, la banda diventa ben presto un insieme di assassini decisi a tutto. Braccati dalla polizia, i cinque riescono sempre a sottrarsi a tutti gli accerchiamenti, fino a quando, durante un'azione, vengono eliminati il fratello di Clyde con la moglie. I tre rimasti si rifugiano nella casa del ragazzo. Il vecchio uomo, però, anche per evitare al figlio una pena piu' severa, avverte la polizia della presenza nella sua casa di Bonnie e Clyde i quali, accerchiati dalle forze dell'ordine, vengono barbaramente uccisi. |
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News sul film “Gangster Story” |
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Piccolo grande uomo: addio Arthur Penn (29 Settembre 2010)
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Si è spento a New York il giorno dopo il suo ottantottesimo compleanno Arthur Penn, autore di titoli memorabili nella sua carriera, iniziata nel '58 con “Furia Selvaggia” e, pochi anni dopo, con “Anna dei miracoli”, col quale ottiene la sua prima nomination agio Oscar per la miglior regia.
Le altre due nomination arriveranno con “Bonnie and Clyde” (1967, “Gangster Story” il titolo italiano) e “Alice's Restaurant” (1969), ma il suo titolo più famoso è forse “Piccolo grande uomo” (1970) con un grandissimo - piccolissimo - Dustin Hoffman; da non dimenticare “Missouri”, nel quale ha diretto Marlon Brando e Jack Nicholson, e il documentario sulle Olimpiadi di Monaco (“Ciò che l'occhio non vede”) firmato da altri sette registi, tra cui Milos Forman, Claude Lelouch, John Schlesinger e Kon Ichikawa.
Una delle ultime apparizioni pubbliche in Europa è stata la consegna dell'Orso d'oro alla carriera a Berlino nel febbraio 2007. [...] |
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Arthur Penn, Orso d'Oro alla carriera (15 Febbraio 2007)
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Orso d'Oro alla carriera per Arthur Penn (15 Dicembre 2006)
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La biografia romanzata dei celebri Bonnie e Clyde e' uno spietato ritratto dell'America del proibizionismo, uno di quei film che ha decisamente cambiato il cinema. Le rapine in banca, gli spericolati inseguimenti, le sparatorie, ma anche i litigi familiari e le risate...sembra una fotografia della vita dei gangster e ne assorbisce le tensioni e l'incredibile violenza (ancora oggi colpisce per i macabri e sanguinolenti scontri a fuoco) in ogni singola inquadratura. Questa specie di road movie appassiona, diverte, coinvolge come pochi, a partire dall'inizio fino al cruento e ormai famoso finale. Grazie a una regia mai invadente, una adatta colonna sonora (che vira sul country) e a un cast eccellente (da segnalare la piccola parte di un giovane Gene Wilder) si assiste ad un vero capolavoro senza tempo, spietato e a tratti malinconico.
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Gangster Story |
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