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Ispirato a 1984 di George Orwell e diretto da un membro dei Monty Python, Brazil (che è il titolo della famosa canzone degli anni Quaranta simbolo di evasione) è una bizzarra e straripante metafora contro le dittature in nome della libertà. Il "portavoce" è Sam Lowry, addetto agli archivi del Dipartimento informazioni in un paese del futuro dominato dal potere e dalla burocrazia dove gruppi di terroristi seminano distruzione per reagire all'oppressione. In seguito ad imprevisti e a strani incontri (un idraulico che si oppone al sistema riparando abusivamente nelle case, interpretato da De Niro), Sam, dal canto suo, oppone al grigiore della routine la sua possibilità di evadere nel sogno... |
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In attesa del tributo che il prossimo Festival del Cinema di Cannes dedicherà a Stanley Kubrick presentando per l’occasione la versione restaurata del capolavoro “Arancia Meccanica” (1971-2011), Alphaville Cineclub, in sintonia con la rassegna che pure la Cinemateque proprio in questi giorni dedica al grande autore inglese, propone dal 27aprile al 3 maggio 2011 nella sua sede di Via del Pigneto 283 alle ore 21.00, ‘KUBRICK forever’, selezione di pellicole di grandi autori della storia del cinema passato e contemporaneo che, ognuno nel proprio stile ed attraverso le proprie personali attitudini, hanno appreso e riproposto nei loro lavori la grande lezione del Maestro, cogliendone un’eredità etico/estetica a tutt’oggi geniale ed anticipatrice di futuro.
Programma:
Mercoledì 27/4 “Brazil”, Terry Gilliam, 1985, 142’
Giovedì 28/4 “I duellanti”, Ridley Scott, 1977, 101’
Venerdì29/4 “Wall-E”, Andrew Stanton, 2008, 97’
a seguire “Funny Games”, Michael Haneke, 2008, 110’
Sabato30/4 “Barton Fink”, Joel e Ethan Coen, 1991, 116’ [...] |