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3-D: istruzioni per l'uso Tre dimensioni in 2-D

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a cura di Glauco Almonte
Finalmente ci siamo.
Dopo decenni di prove poco soddisfacenti e rinvii a data da destinarsi, il 2009 si rivela l’anno in cui prende piede il 3-D. Non c’è più la necessità della doppia macchina da presa, del doppio proiettore e di occhiali scomodi e poco efficaci: dopo tanto gridare “al lupo al lupo” il lupo è arrivato e sta lì di fronte, a metà strada tra lo spettatore e l’ultimo sfondo sullo schermo.
Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a prove di conversione, soprattutto per corti e lunghi di animazione, dall’originale pensato e realizzato in due dimensioni a versioni sempre più convincenti in 3-D: ma tutto questo non è circolato che in minima parte tra il pubblico. Gli ultimi tre, quattro anni sono stati impegnati dalle grandi produzioni americane per la realizzazione di prodotti pensati in tre dimensioni e solo in fase di post-produzione adattati al 2-D. Perché quest’ultimo passo? Perché il 3-D è ancora una scommessa, e anche se tutti sanno che ormai è destinata al pieno successo le sale capaci di programmarlo sono troppo poche, soprattutto quando si parla di film puramente commerciali che ambiscono a un numero di schermi con due zeri (quanto all’Italia).
L’aspetto tecnico ha così superato (e da un certo punto di vista non si può non esserne felici) quello commerciale: film come “Coraline e la porta magica”, che uscirà in sala a metà Giugno, o “Mostri contro Alieni” mescolano con perizia il lato tradizionale (la storia, il ritmo, le idee) alla novità che concerne visione e immedesimazione. Più sbilanciato il discorso per i vari "Viaggio al centro della Terra", “San Valentino di sangue” e “Battaglia per la Terra”, che del fascino della novità fanno praticamente l’unico motivo per andarli a vedere (e alla fine ci si va, perché sono i pionieri e anche chi non è interessato al genere è curioso di vedere il mondo attraverso le lenti speciali). Purtroppo alla fine prevale la corsa al profitto immediato a scapito della programmazione, e i film sopracitati escono ugualmente in centinaia di copie: dov’è il trucco? Semplice, la maggior parte dei cinema italiani proiettano la versione semplificata, a due dimensioni.
La domanda spontanea a questo punto è perché andare a vedere “San Valentino di sangue” in 2-D. Non per scelta, ma per errore. Un errore che le distribuzioni e gli esercenti chiamano malinteso, creato ad arte per confondere lo spettatore. “San Valentino di Sangue” e “Battaglia per la Terra” sono stati lanciati, rispettivamente da Medusa e Mediafilm, come film in 3-D, con tanto di campagna pubblicitaria incentrata sulle reazioni degli spettatori in sala ed un’unica locandina (oltre che un unico titolo) con in bella vista la sigla “3-D”. Quando l’8 maggio è uscito il primo di questi film tutti i cinema che lo proiettavano in 2-D riportavano in homepage (ma anche affissa sui muri) la locandina ingannevole, con una semplice scritta “questo film non verrà proiettato in 3-D” quantomeno tardiva per chi ha scelto e raggiunto il cinema, trovato e pagato il parcheggio... La stampa non ha potuto fornire informazioni corrette perché nessuno le ha diffuse e per settimane gli utenti dei principali siti internet e i lettori dei quotidiani hanno ricevuto informazioni errate. E gli esercenti sono stati al gioco, a Roma dei circa quindici cinema che proiettavano in 2-D il solo UGC di Porta di Roma ha contattato i giornali chiedendo la rettifica.
Per fortuna non sono tutti così: la Universal Pictures sta lanciando “Coraline” con una locandina ed un titolo onesti (e la stessa cosa fece a marzo con “Mostri contro Alieni”), dando al proprio prodotto (che curiosamente è il migliore dei tre) un minor appeal, non approfittando di questo comodo “malinteso”.
Dando per scontato che la propensione al raggiro di quella che è una maggioranza sostanziosa non cambierà, la soluzione migliore sarebbe che tutte le sale si attrezzassero per proiettare in 3-D oppure scegliessero altri film che ancora per anni rimarranno grande maggioranza.
D’Azeglio direbbe: abbiamo fatto il 3-D, facciamo i 3-Diani...