Il 2010 inizia nel segno del cinema italiano: Carlo Verdone, Paolo Virzì, Giorgio Diritti e Gabriele Muccino, nell’ordine, riempiranno gli schermi nostrani. Si comincia marted’ 5 gennaio con “Io, loro e Lara”, ritorno alla classica commedia verdoniana dopo il film a episodi “Grade, grosso e Verdone”, col quale il regista romano aveva chiuso il cerchio dei suoi “personaggi”. Con “Io, loro e Lara” Verdone è Don Carlo, un sacerdote lontano anni luce dalle macchiette rappresentate in passato; il punto di partenza è lo stesso de “La messa è finita”, con un prete in crisi di vocazione che torna in famiglia, dove trova problemi che non è in grado di risolvere. Ai problemi personali si aggiunge, stavolta, la presenza di una parente acquisita: Laura Chiatti, alias Lara, alla prova più importante della sua carriera.
Dieci giorni dopo tocca a “La prima cosa bella”, tributo di Virzì alla sua Livorno, nella quale affianca, alla solita Micaela Ramazzotti, un cast di prim’ordine a partire da Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi e Stefania Sandrelli; Sandrelli che è, insieme alla Mezzogiorno, la grande assente di “Baciami ancora”, sequel de “L’ultimo bacio” a dieci anni di distanza, in sala dal 29 gennaio.
Il quarto titolo italiano è anche il più bello, e paradossalmente sarà quello che incasserà meno: “L’uomo che verrà”, opera seconda di Giorgio Diritti, mantiene le promesse di un folgorante esordio, al punto di conquistare, con la sua dura rappresentazione della strage di Marzabotto, il pubblico del Festival di Roma che gli ha assegnato il Marco Aurelio d’Oro.
A differenza del gennaio 2009, quando molti ottimi titoli si spartirono gli schermi italiani, quest’anno il grosso delle sale proietterà, dal 15 gennaio, “Avatar”: il nuovo film di James Cameron, oltre 10 anni dopo “Titanic”, si avvia a superare il suo record d’incassi (superato il miliardo di dollari al terzo weekend di programmazione mondiale) con un prodotto colossale, girato in 3D e costato 300 milioni, per quasi 3 ore di durata totale. Dura vita per la fantascienza concorrente, “Il mondo dei replicanti” di Jonathan Mostow; qualche spazio lo possono trovare film d’autore di genere completamente diverso, dal brillante “Tra le nuvole” di Jason Reitman alla caotica commedia “Soul Kitchen” di Fatih Akin, o a “Rec 2”, la cui visione deluderà i fan del primo capitolo. Musica in “Nine”, remake di “8 ½” girato da Rob Marshall con un cast per oltre metà italiano, e nel film di Radu Mihaileanu “Il concerto”, commedia si limiti del grottesco con una meravigliosa Mélanie Laurent.
Per chiudere, due segnalazioni: si fa notare per il cast “A Single Man” di Tom Ford, visto a settembre al Festival di Venezia; il caso cinematografico del mese potrebbe però essere l’opera prima della giovane Mona Achache, “Il riccio”, buona trasposizione del best-seller “L’eleganza del riccio”, che se avesse tanti spettatori quanti sono i lettori del romanzo scalerebbe agevolmente il botteghino. Uomini-blu permettendo. |