Roma 2006 21/10: Vince il Russo "Playing the Victim"

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*a cura di Andrea Olivieri*

"Playing the Victim" (Izobrajaya Zhertvy) di Kirill Serebrennikov ha vinto il Premio al miglior film della prima edizione della Festa del cinema di Roma, assegnato nella Sala Santa Cecilia dalla Giuria popolare presieduta da Ettore Scola. Ironia della sorte, il film vincitore è stato l'ultimo a passare in concorso alla Festa di Roma. Il premio, uno dei tre riconoscimenti ufficiali della Festa del Cinema (insieme alle migliori interpretazioni femminile e maschile), consiste in una riproduzione della statua romana del Marco Aurelio, realizzata dagli artisti di Bulgari.
Serebrennikov è uno dei più importanti registi teatrali russi ed è alla sua seconda regia cinematografrica. "Playing the victim" è una rivisitazione moderna dell'Amleto in chiave dark. La storia raccontata nel film - già rappresentata anche in teatro - è quella di Valya (interpretato dall'attore Yuri Chursin), uno studente che si ingegna a guadagnare facendo il ruolo della vittima nelle ricostruzioni degli omicidi da parte della polizia. Vive insomma in maniera assurda, passando da una scena del crimine a un'altra. Improvvisamente, però, il giovane fa un sogno che gli cambia la vita. Suo padre, defunto, gli appare e gli racconta una verità dolorosa e paurosa: è morto perché è stato avvelenato dalla moglie e dal suo amante. Dopo questo sogno, l'intera scala dei valori di Valya crolla.
Tutto italiano, invece, il Premio per la migliore interpretazione maschile vinto dall'attore Giorgio Colangeli, protagonista del film "L'aria salata" di Roberto Angelini. Mentre l'attrice Ariane Ascaride, protagonista del film "Le voyage en Armenie" di Robert Guediguian si è aggiudicata il Premio per la migliore interpretazione femminile. "Non potete sapere come sono contenta di questo premio. Perché 'Le voyage en Armenie' è un film fatto in un piccolo Paese che mi ha adottato, che è l'Armenia", ha commentato commossa l'attrice francese di origine italiana. "Ricevere questo premio a Roma, in Italia, che è il Paese di mio nonno, di mia nonna e di mio padre è un cosa bellissima - ha detto l'attrice con gli occhi lucidi - è come essere tornata a casa".
Il film "This is England" di Shane Meadows ha vinto il Premio Speciale della Giuria della Festa del cinema di Roma. Il film, in parte autobiografico, racconta l'Inghilterra thatcheriana degli anni '80 attraverso la storia di un piccolo skinhead. "Sono molto onorato e sono contento per il piccolo Thomas Turgoose, protagonista ma attore non professionista. Quando abbiamo girato il film era una ragazzino senza prospettive, era stato buttato fuori dalla scuola. Oggi siamo qui a Roma con prospettive molto diverse", ha commentato Meadows ricevendo il riconoscimento dalle mani del presidente della giuria Ettore Scola.
Standing ovation e grande commozione poi per il conferimento alla memoria a Gillo Pontecorvo. A ritirare il premio, la moglie Picci in lacrime ("Gillo ha saputo di questo premio ed era molto contento") accompagnata dai figli Marco e Simone. A consegnarlo Giuliano Montaldo, che altrettanto commosso, ha detto: "A un grande amico".
Tra i premi collaterali, "Deep Water" di Louise Osmond e Jerry Rothwell è il vincitore del Premio Cult per il miglior documentario, mentre il Premio Blockbuster per la migliore anteprima, annunciato già ieri, è stato assegnato a "La Sconosciuta" di Giuseppe Tornatore. Il terzo premio collaterale è il Premio '3 Italia' per i tre migliori 'tregisti'. I tre 'corti' premiati sono l'agrodolce "Metro" del milanese Armando Costantino, dove una ragazza perde in metropolitana un libro di poesie raccolto da un inserviente addetto alla pulizia dei muri, l'estremo "Come mi vuoi?" del forlivese Alessandro Quadretti, in cui l'anziano padrone di casa segue l'inquilina lesbica in discoteca e si trucca da donna solo per piacerle e il sofisticato "Enmeb" del ravennate Manuel Savoia, dove un soggetto classico come la rapina in banca viene rivisitato in modo del tutto inedito. Infine, Ninetto Davoli ha vinto il Premio Lara (Libera Associazione Rappresentanti Artisti) per "Uno su due", conferito dall'associazione degli agenti cinematografici al migliore interprete di uno dei film italiani in cartellone.