Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Italian DVD Awards 2005 La premiazione

Invia questa pagina via e-mail a chi vuoi tu Stampa questa pagina
a cura di Glauco Almonte
Novità, un gran passo avanti e ancora tanta inesperienza. La terza edizione degli “Italian DVD Awards” segna la definitiva affermazione di questo premio nato nel 2003 per rendere merito alle caratteristiche intrinseche dell’oggetto DVD, versatilità, capacità di approfondimento ed un oggettivo spazio di libertà tanto per chi lo crea quanto per gli utenti.
Lo scenario è la splendida Sala Petrassi dell’Auditorium – Parco della Musica, un altro mondo rispetto all’atmosfera più intima della Casa del Cinema, che ha ospitato l’edizione dell’anno passato. L’enorme platea, il gran numero di telecamere e la presenza di ospiti importanti hanno fatto emergere un legittimo impaccio nella conduzione della serata, con un susseguirsi di tempi morti, pluripremiati che continuavano a salire e a scendere dal palco ed una preparazione lacunosa delle domande da rivolgere loro.
Il pubblico ha assistito perplesso ad uno spettacolo convincente solo a tratti, e sempre per merito dell’improvvisazione di alcuni ospiti, salvo applaudire con convinzione alcune delle opere premiate, riconoscendo il merito dei film (da tutti conosciuti) più di quello dei DVD (che hanno sì un mercato, ma non ancora un pubblico).
La prima premiazione ha segnato forse il punto di maggior distacco tra le aspettative dell’organizzazione e la risposta del pubblico, con il miglior DVD musicale italiano Dik Dik e Pietruccio Montalbetti che ha tentato invano di far intonare “L’isola di Wight” ad una platea attonita. Due i premi per ogni categoria, uno per la migliore opera italiana, uno per quella straniera: nel campo musicale l’ha spuntata The blues, un interessante collezione firmata, tra gli altri, da Martin Scorsese, Clint Eastwood e Wim Wenders, distribuita in un cofanetto con tutti e 7 i dischi, ognuno con interviste, commenti del regista, filmati musicali e di repertorio.
Dopo un’escursione nella fantascienza con il premio a Babylon Five, è stata la volta dei documentari, un genere particolarmente adatto all’Home Video per l’interesse nell’approfondire l’argomento che suscita nello spettatore; a spuntarla sono stati La guerra degli italiani, un cofanetto con 4 dischi realizzati utilizzando il vastissimo archivio del Luce, e My Architect, su Louis Kahn, già vincitore al festival di Chicago nel 2003.
Con il Premio Speciale dell’Academy a “Feltrinelli Real Cinema” si è riusciti a far parlare gli ospiti del rapporto tra cinema e libri e, soprattutto, del bisogno di cinema politico che Feltrinelli ha deciso di raccogliere e soddisfare. Come per contrappasso, la successiva categoria premiata è stata la serie televisiva o film per la televisione, col trionfo del favoritissimo Distretto di polizia 5 con i suoi 6 dischi, i dietro le quinte e le interviste a tutto il cast; il premio del versante straniero è stato meritatamente attribuito ai 5 dischi di Ai confini della realtà, di gran lunga l’opera più ricca di extra tra quelle in gara, non solo in questa categoria.
Prima di premiare il miglior cofanetto, con la vittoria di Titanic e lo show sul palco di Gianmarco Tognazzi, chiamato a consegnare il premio, “DVD magazine” ha voluto consegnare il riconoscimento del pubblico a Madagascar ed il premio per la migliore navigazione a Star Wars: Episodio III. La vendetta dei Sith, ultimo capitolo della saga di George Lucas.
Madagascar ha subito dopo fallito il bis, battuto da Gli incredibili nella categoria riservata ai film d’animazione: la serata, ravvivata da Tognazzi, ha preso una piega sgradevole nel momento in cui, un po’ per gioco, un po’ per i ripetuti errori dei presentatori, la maggior parte degli ospiti ad iniziare da Adalberto Maria Merli ha iniziato ad eludere le domande o a rispondere con esagerato sarcasmo. In questo clima surreale, un tuffo nel passato ha giovato al dialogo, con il premio a Bellissima di Luchino Visconti ed alla versione restaurata de Il terzo uomo di Carol Reed e con Orson Welles quali migliori DVD classici. La pagina dedicata ai classici s’è chiusa con il festeggiamento dei 70 anni della 20th Century Fox, che sta rivisitando tutta la storia del cinema con le collane “Studio Classics” e “Pietre Miliari”. All’ottimo discorso di Claudio Masenza è seguito un altro momento imbarazzante, con un inspiegabile premio alla carriera a Ridley Scott che, ovviamente, nessuno è venuto a ritirare.
Il gran finale, con la consegna dei premi ai migliori DVD in assoluto, ha visto Giorgio Pasotti e Nicoletta Romanoff premiare Paolo Sorrentino per Le conseguenze dell’amore, già vincitore di 5 David di Donatello, distribuito da Medusa Home Entertainment che ha fatto la parte del leone con 3 riconoscimenti. Il DVD Award 2005 nella categoria ‘open’ è andato a Clint Eastwood per Million Dollar Baby: niente Clint, sul palco, ma una spumeggiante Serena Dandini che è riuscita, all’ultimo momento, a dare un tono vivace e professionale allo stesso tempo a questa serata.