Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Taormina 2007 22/06: l'invasione dei robot

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a cura di Francesco Olivo
L’invasione dei robot è stata rumorosissima. I protagonisti (non tutti, a dire il vero) di "Trasformers", proiettato in anteprima mondiale a Taormina, fatto passare non si sa bene perché come “il film più atteso dell’anno”, sono sbarcati in Sicilia. Per Michael Bay, il regista e Shia LaBeouf, uno degli attori, arrivo in elicottero nel primo pomeriggio, poi conferenza stampa nel prestigioso hotel alle spalle del teatro e passeggiata sul corso. In serata l’evento, l’anteprima, in un Teatro Antico finalmente affollato. Bay (che ha diretto "Armageddon", "The Island" e "Pearl Harbour") ha raccontato l’emozione di lavorare sotto l’impulso di un produttore come Steven Spielberg, portando sul grande schermo gli eroi alieni, protagonisti del mondo dei giocattoli e poi di un film d’animazione.
Prima della proiezione di "Trasformers" tanti applausi anche per Margherita Buy, premiata con l’orologio dello sponsor del Festival.
La giornata conclusiva di Taormina (domani però si attende la consegna dei Nastri d’argento) è stata contrassegnata dai verdetti della giuria. Il concorso, che quest’anno vedeva in competizione film dell’aerea mediterranea, è stato vinto dal tunisino "Making of", del regista Nouri Bouzid, storia metacinematografica che racconta della formazione di un kamikaze, un giovane indignato per l’invasione dell’Iraq plagiato da un gruppo di fondamentalisti islamici. "Making of" era già stato apprezzato al Tribeca di Robert De Niro, dove si era aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura e miglior attore al bravissimo protagonista Lotfi Abdelli (premiato anche qui). La miglior regia è stata giudicata quella dell’israeliano David Volach, autore di "My father my lord", una storia drammatica di un rabbino tradizionalista alle prese con una tragedia familiare, un film tesissimo che ha commosso tutti, come era già successo al Tribeca. Il premio per la migliore sceneggiatura è andato, invece, a "L’uomo di vetro" di Stefano Incerti, unico italiano in concorso, un film ben scritto e ottimamente interpretato, che ha raccontato la storia del primo pentito di mafia. Una sezione era dedicata ai cortometraggi, tra i tanti visti in questi giorni a imporsi è stato "Red Line" di Francesco Cannavà.