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Intervista a Valeska Grisebach, vincitrice (ex aequo), del premio Lino Miccichè al Festival di Pesaro, assegnato quest’anno dalla giuria composta da Jasmine Trinca, Paolo Virzì e Roberto Silvestri. Il premio, istituito l’anno scorso alla memoria del fondatore del Festival, è stato assegnato lo scorso 1 luglio. Nata a Brema nel 1968, ha studiato filosofia e letteratura tedesca a Berlino, Monaco e Vienna. Dal ’93 al 2001 ha frequentato l’Accademia del Cinema di Vienna e ha avuto come insegnanti Peter Patzak, Wolfgang Glück e Michael Haneke. |
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Altro che Germania in autunno: il cinema tedesco sta vivendo nelle ultime stagioni una nuova primavera, una fioritura di talenti come non si vedeva dai tempi di Fassbinder, Herzog, Wenders: "La migliore stagione dai tempi del Junger Deutscher Film", secondo Giovanni Spagnoletti, che oggi ha presieduto la tavola rotonda sul cinema tedesco contemporaneo al festival di Pesaro.
Lo dimostrano i numerosi riconoscimenti internazionali (compresi tre Oscar conquistati in pochi anni), oltre al crescente numero di titoli che trova la via delle sale persino in un mercato poco accogliente come il nostro. Ma tanto c’è ancora da scoprire, e a colmare molte lacune giunge la rassegna principale della Mostra di quest’anno, realizzata con la collaborazione di German Films: una panoramica sul cinema tedesco contemporaneo, dal 2000 ad oggi, attraverso le opere di autori conosciuti (Philip Gröning, di cui si vedrà L’amour, l’argent, l’amour) e di vecchie conoscenze del Festival (Romuald Karmakar o Valeska Grisebach, che proprio a Pesaro ha vinto il Premio Lino Micciché con Desiderio); ma anche attraverso una Scuola - la Berliner Schule - che con i suoi esponenti (la stessa Grisebach, e poi Christian Petzold, Angela Schanelec, Maria Speth e altri) ha imposto uno sguardo [...] |