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Viggo Mortensen, eterno combattente; un attore che, negli ultimi anni, non ha davvero sbagliato un colpo: dalla trilogia "Il Signore degli anelli", al padre di famiglia pistolero in "A history of violence" di David Cronenberg. E proprio insieme al regista canadese ha da qualche mese finito di girare "Eastern Promises" (in Italia dal prossimo inverno). Un destino, quello dell'attore, che sembra non abbandonarlo mai. Visto che anche qui presenta una pellicola decisamente epica: "Il destino di un guerriero - Alatriste", regia dello spagnolo Agustìn Dìaz Yanes, storia di un capitano di ventura nella Spagna del Diciassettesimo secolo. "Io non cerco sempre lo stesso tipo di personaggio - ribatte Viggo - preferisco scegliere ruoli che mi sorprendano. E non mi interessa se, sullo schermo, sono un eroe o un antieroe...".
Alatriste è protagonista di una serie di romanzi d'avventura scritti da Arturo Pérez-Reverte su input della figlia, avida di storie appassionanti. Ma Mortensen nega che la pellicola sia del genere "per ragazzi": "E' un film pieno di intrecci, di storie, molto complesso. Magari, vedendo la locandina, si potrebbe pensare che è la solita cosa in costume. Invece è adulta, profonda, va seguita con attenzione. Perché è tutt'altro che scontata". [...] |