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Opera non convenzionale metà film metà documentario nel solco della tradizione del neorealismo racconta una storia altrettanto non convenzionale di ultimi, di vinti. Lo fa variando continuamente dalla recitazione alla fiction, dal docudrama al reality, il risultato visivamente e emotivamente è ottimo. Intorno ai protagonisti le macerie del passato e le macerie di un mondo perennemente in sfacelo chiuso in un ghetto esistenziale al quale è stato o viene reiteratamente relegato dal perbenismo, dalla legge, dalle regole. Neorealista e simbolista.
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