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Tra De Sica e Kiarostami il cinema dei Dardenne si propone come "universale" nell'affrontare tematiche che sono tipiche delle storie quotidiane, che ci circondano anche se in anfratti che spesso non conosciamo o preferiremmo non conoscere. Il dramma diventa normalità terribilmente ma, forse anche, piacevolmente. Perché alla fine l'essere umano è capace di adattarsi e difendersi da quasi tutto. Cyril, il protagonista, sembra un piccolo caterpillar che schiaccia e si fa schiacciare quasi senza batter ciglio mentre la vita continua e tutto scorre.
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