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Classico biopic elogiativo, nonostante la rappresentazione della terribile scelta che Aung San Suu Kyi ha dovuto affrontare: rimanere e lottare per l'amata Birmania ovvero riabbracciare l'amato marito. Ovviamente, un film su Aung San Suu Kyi non può che essere elogiativo. Siamo di fronte, infatti, ad una grande e positiva figura dei nostri tempi. Tuttavia, se si deve badare al prodotto cinematografico in sé e per sé, lo stesso potrebbe benissimo passare inosservato. Un film sufficiente su una grande donna, ma pur sempre un film sufficiente, al di là della rappresentazione macchiettistica del dittatore superstizioso.
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