Una storia fresca, innovativa e creativa. Il regista si serve di un cast ricco di prestigio per raccontare alcuni meccanismi sociali attuali in un modo molto originale, servendosi anche dell'aspetto favolesco e grottesco. Ancora una volta Soldini ci offre un cinema ricercato e mai banale. Mi
Soldini questa volta non centra il bersaglio e si perde tra statue parlanti e improbabili cicogne; le cadute maggiori sono dovute alla scelta di toni leggeri/surreali per fare una denuncia politico/sociale. A mio parere, un passo indietro rispetto al sicuramente non indimenticabile o originalissimo ma comunque riuscito "cosa voglio di più"...