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MI sembrano eccessive le critiche a un film che in fondo cerca solo di rendere omaggio a un'epoca prima ancora che ad un genere. Lone Ranger, trasmissione radiofonica, fumetto, antica serie televisiva e oggi anche film, mette in scene, oltre alla consueta fotografia paesaggistica, l'epopea dell'eroe stile cappa e spada con un senso dell'umorismo datato, un romanticismo decaduto e un ritmo che non si addice ai colossal fantasmagorici dei supereroi adrenalinici di oggi. A parte certe lungaggini pero' trovo che questi elementi non siano sufficienti per una stroncatura ma piuttosto rappresentino un valore aggiunto per un film atipico e fuori dagli schemi con una storia sufficientemente coinvolgente e un Johnny Deep che da solo vale il prezzo del biglietto anche solo per il mestiere. Come sempre, sconsigliato il doppiaggio
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