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Trailer: Le streghe son tornate (2013)

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Le streghe son tornate
titolo originale Las brujas de Zugarramurdi
nazione Spagna
anno 2013
regia Alex De La Iglesia
genere Horror / Commedia / Grottesco
durata 112 min.
distribuzione n.d.
cast C. Maura (Graciana) • H. Silva (José) • M. Casas (Antonio) • P. Nieto (Calvo) • C. Bang (Eva) • S. Segura (Miren) • S. de la Rosa (Pacheco) • J. Botet (Luismi) • M. Tallafé (Uomo di Badajoz) • M. Barranco (Donna anziana)
sceneggiatura J. GuerricaechevarriaA. De La Iglesia
musiche J. Valent
fotografia K. de la Rica
montaggio P. Blanco
media voti redazione
Trailer del film Le streghe son tornate
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Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (0 Commenti, 0% gradimento) Marcolino93 1 Settembre 2016 ore 18:52
voto al film:   6,5

Medaglia d'Oro (682 Commenti, 68% gradimento) ale84 Medaglia d'Oro 7 Maggio 2015 ore 13:39
voto al film:   6,5

Mi sento di sottoscrivere il giudizio di anzianzi: a un'ottima prima parte segue un secondo tempo più fiacco, in cui il regista si lascia un po' prendere la mano (le scene con la Venere preistorica animata non sono certo tra le migliori), per risollevarsi solo nell'ultimissima scena. Certo, il film non manca di idee, fa ridere in più punti e affronta in modo originale il rapporto tra i sessi (neanche da paragonare con l'immondo dittico di Brizzi), ma rimane un gioco un po' fine a se stesso e non sempre riuscito. Discreto, ma la ballata dell'odio e dell"'amore aveva qualcosa in più.
Medaglia d'Oro (273 Commenti, 64% gradimento) anzianzi Medaglia d'Oro 2 Maggio 2015 ore 15:36
1
voto al film:   6,5

divertente la prima parte, deludente la seconda, secondo uno schema analogo a Dal tramonto all'alba, anche se qui la prima parte è un po' meno divertente e la seconda molto più deludente. al centro c'è uno dei temi più affascinanti di sempre e più attuali che mai, il rapporto di potere tra uomini e donne, e lo svolgimento - con tanto di "Dio è donna" e di mostrificazione nientemeno che della venere di Willendorf - sembrerebbe avere tutte le carte in regola, ma qualcosa non va: il registro grottesco è troppo allegro e nonchalante e solito, in un certo senso la grande madre inghiotte e digerisce i suoi figli troppo velocemente, troppo superficialmente, e insomma alla fine il sapore che resta è quello di un divertissement neanche troppo riuscito e di un'occasione mancata.

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