Film-doc assolutamente ben fatto, molto curato ma da Rosi c'era da aspettarselo :) La fotografia è bellissima ed è ottimo anche il montaggio! In alcuni momenti ho perso un po' la concentrazione.. forse alcune scene potevano essere tagliate ma nel complesso rimane un ottimo lavoro!

mi chiedo se al posto di una delle due ragazze ci fosse stato un ragazzo il film avrebbe fatto così tanto parlare? no. Questo perché è un film con una sceneggiatura debole.. le scene di sesso sono troppo lunghe ed esasperate.. ora che sappiamo tutto il kamasutra del mondo lesbo cosa è cambiato? nulla. Non capisco perché i film che hanno in sceneggiatura ebrei e/o omosessuali inneschino subito la macchina dei premi e dei riconoscimenti.. prescindendo dai valori di un'opera sul grande schermo. Un film dovrebbe essere valutato per come è girato e per tanti altri motivi sempre intrinseci al film stesso.. come la fotografia, qui veramente banale e piatta soprattutto nelle scene di sesso... neanche appartenenti al peggior filmetto porno. Voglio dire, è giusto stimolarci e rendere pubblici i problemi della società ma almeno che lo si faccia bene e con un po' di arte.. di sentimento così da non alimentare l'ipocrisia.

bellissima storia e film ben realizzato. Soddisfatto di andare al cinema per questi film.

Il tanztheater, il corpo come vettore per trasmettere emozioni e parole. Una meraviglia di film

La luce penetra l'ombra ma è avvolta da essa ed in ogni luce prima o poi cade sempre un'ombra. Il protagonista è costretto a convivere con le due realtà e fondamentalmente nessuna prevarica l'altra. Il film si sviluppa con grande intensità, mai banale e trascinante. Molte sono le parti in cui si vede il film con gli occhi del protagonista e questo è un regalo che Refn fa a tutti noi, l'immersione totale nella pellicola. Le musiche sono straordinarie e la fotografia perfetta.

Meraviglioso, non riesco ad aggiungere altro. Ottima storia, ottime le interpretazioni, ottima la regia e quant'altro... da vedere e da ricordare.

80 minuti di film contro le ipocrisie, contro la maschera che portiamo quotidianamente. Un format teatrale portato sul grande schermo. Grazie ad attori di così tanta bravura diventa una piccola perla, un film che non perde mai il ritmo e che coinvolge ed avvolge completamente.Sarebbe stato ancora più gradito all'interno di un film-stories.

Mi spiace ma stronco questo film. La colonna sonora, molto bella, è completamente dissociata dalle scene in cui è inserita, il montaggio è pessimo, gli attori sono disarmanti (tranne lAnaya) mentre la fotografia è buona. I dialoghi penso siano stati scritti dal nipotino di almodovar che tentava di ritrovare un filone noir-grottesco che amai tanto in altri film di almodovar. Apprezzo molto il regista e non capisco come abbia fatto a fare un tonfo del genere.

Ritengo il prezioso lavoro di Malik un non-film. Esprime in quest'opera il pensiero umano di fronte alla morte, gli da un senso e le chiavi per accedervi.
La via che sceglie Penn fa iniziare il viaggio dello spettatore all'interno del ciclo della vita umana. Il pensiero inizia dagli albori, dal big-bang, fino ad arrivare ad oggi. La Natura è infinita e noi ne facciamo parte, di conseguenza la morte, che fa parte di Essa, ci rende immortali. Con questo pensiero, ci si libera del senso mortale, dell'eterno distacco e del suo peso. Dovremo aspettare ancora tanti anni prima di rivedere un "film" di questo calibro. Il montaggio è sublime e la fotografia eccezionale, un'opera nella quale immergersi con tutti i sensi, nessuno escluso.

ho trovato il soggetto con alcuni spunti interessanti.La sceneggiatura, invece, mi è sembrata banale, tralascia alcuni dettagli che potrebbero far svoltare il film verso una direzione più intrigante.Questo, a mio parere, non permette di creare un'empatia con i personaggi e l'ambiente,elemento fondamentale per un thriller.Le musiche sono ridondanti, ed abusate durante i colpi di scena che ritengo scontati.Gli attori, tranne Auteuil, sono di basso profilo e questo non rafforza la qualità del film.

E' incredibile come Aronofsky riesca a mutare continuamente con i suoi film. Trasforma il tema della sfida per occupare un posto di prim'ordine in un balletto, in un dramma esistenziale e forse 'bipolare'.Il montaggio è ottimo, la sceneggiatura è sicuramente la più debole di tutti i suoi lavori, ma rimane un film toccante e che stupisce.

una passeggiata nella vita di due persone speciali, persone che hanno capito come affrontare la vita ed altre che ancora lottano per conoscerla e conoscersi.Rispecchia gli animi di tutti noi, un film che fa pensare più quando si esce dalla sala, rispetto alla visione stessa, che avviene in liturgico silenzio, con respiro lento e sereno.