Colgo l'occasione per porgervi una carezza ed un affettuoso pensiero, miei piccoli figlioli. Che la capacità logica vi investa, facendovi smettere i panni istituzionali di un Morandini qualsiasi.
Siate affamati, siate folli. E se riuscite, vendiate prodotti fighi a prezzi spropositati per giovani (o finti tali) debosciati.

Con questo film mi si è aperto un piccolo mondo. La storia del galeotto più pericoloso del Regno Unito, è proiettata nel moderno quanto a modo espressivo, ma i contenuti della sceneggiatura e la lacerante personalità di Bronson ripropongono tematiche radicate nel tempo.
Hardy sempre più impressionante, gli manca però un ruolo da cecchina magrolina.

Regia epica, intepretazione ottima, film bellissimo.

Sfrutto questo spazio per dire che manca Au revoir les enfants, è mai possibile???

Documentario delizioso, perchè non si può fare anche in Italia?( come il nucleare)

Bravi Damon e Affleck avete scritto un gioiellino. Ora potrete vivere di rendita e ammorbarci con i vostri film insulsi.

Film dalla grande sceneggiatura e dall'ottimo ritmo che sfrutta Spacey al momento dell'apogeo.
Se cercate nelle immagini delle locandine su google ne troverete una fotomontata con i volti di Berlusconi e Dell'Utri: SPASSOSA.

Hopkins rappresenta insieme a Nicholson il concetto inquietante.
Il secondo nella sua accezione maniacalmente animalesca, il primo con la delicatezza e la grazia di un volto diafano macchiato dal sangue.

Assurdo e slegato, una trovata commerciale.

Leone inizia a menarsela con una storia a tratti mielosa.
Come direbbe l'imperatore austriaco a Mozart:" Troppe note".

Non è un musical, ma ha molta più musica di tanti musicals.
Pura chimica fra Belushi, Aykroyd e Landis. Spassoso il ruolo di Gibson.

Immortale, il più intenso fra i 6.

Nolan riesce sempre ad essere spiazzante. C'è anche Bowie che fa l'italiano, sfruttando la sua "italianissima" somatica.

Capolavoro, film completo, secondo solo a BsG.

Leggermente migliore del primo perchè permette di capire piccole dinamiche al'interno di un gruppo composto da squinternati. Comte prendi nota.
Ah, quanto detto sul doppiaggio nel primo film vale anche nel secondo con l'aggravante della recidiva.

Come in tv, solo più lungo, e con la (scellerata) scelta di doppiare invece che mettere i sottotitoli.

soluzione ce l'ha data Alessandro scrivendo «Ognuno ha diritto a esprimere il proprio insindacabile giudizio, e anche a dissentire dalla maggioranza dei critici, ma limitarsi a "cagata pazzesca" o "capolavoro" serve a poco, sebbene qualche volta venga anche a me la tentazione.»
Questa asserzione non solve nulla.
Ognuno ha il diritto di esprimere un'opinione: ci mancherebbe, art. 21 cost. nulla quaestio.
Rispetto al secondo profilo:limitarsi a "cagata pazzesca" o "capolavoro" serve a poco: perchè? servire a chi e/o a cosa?
Piuttosto il punto è toccato anche se di striscio dal tuo ultimo intervento: riconosci il riccardellissmo, è già qualcosa... cito testuale:"Io espongo le mie considerazioni, elaborate e derivanti dal mio studio, su un determinato argomento, che è il cinema."
La considerazione data in risposta a Vacaj non è sicuramente elaborata. Così tornando al thema decidendum, o dovrei dire fugendum?

in questo senso:
io critico il dogmatismo vanamente elitario di un insieme di persone x ( atteggiamento che considero irritante), tu rispondi criticando il dogmatismo inverso basato sull'imprecisione come stile di vita e sulla deduzione grezza come unico strumento di pensiero.
Gli elementi citati rappresentano due epifenomeni del noumeno dogmatismo ( scusami Kant).
Spero che gli argomenti da me brevemente esposti ti riportino nell'alveo originario della discussione permettendoci di giungere alla risoluzione del thema decidendum.

Vedo che il mio appunto ha generato dibattito e di questo me ne compiaccio.
Cercherò di procedere con ordine anche se i temi sono molti.
Punto primo e fondamentale riguarda il thema decidendum innescato dal mio primo commento, ad esso non è ancora stata data risposta.
Ovvero esiste il fenomeno riccardellismo? E se sì era integrabile al commento del cinemabendato?
L'unico riferimento fatto al nocciolo della questione riguarda la mancata considerazione da parte mia dell'epifenomeno inverso al riccardellismo che credo esistente che definirò in questa sede il " tanto al chilo" ( potrebbe essere declinato senza dubbio come cerchiobottismo).
La menzione fatta non sposta di un millimetro la discussione ( nel senso tu dici x, ma vedessi y!!!) tipica del pressapochismo dogmatico che ho già avuto modo di definire come metodo "sallusti".
L'appunto da te declinato potrebbe anzi essere ritorto a tuo sfavore, e, conseguentemente, a favore della mia tesi util

si è persa la parte finale del mio primo intervento: provvedo a riempire " immaginifico Berlusca".

Detto per inciso credo che abbiano scelto la corazzata Potemkin per la durezza del titolo e non per altro.
Il punto della discussione non è stato toccato dalla tua dissertazione ( apprezzabile) sul film, dato che mi riferivo ad una tendenza imperante e classista di imposizione del pensiero superiore, che si riverbera in epifenomeni di scherno nei confronti di chi non sia d'accordo.
In attesa di più puntuale risposta colgo l'occasione per porgere distinti saluti
Alberto

Evidentemente non hai inteso..Cercherò di schematizzare la querelle così da rendertela più cara:
1)in risposta al commento tranchant di Vucaj sul film di Chaplin con relativo voto minuscolo, ti sei rivolta( non so perchè ma t'immagino donna) nei suoi confronti, ripeto, in maniera classista, definendolo " intenditore" ( ironicamente) per il solo fatto che il suo commento non fosse orientato come la gran massa dei critici, dizionari, ed esperti di ogni sorta;
2)lì arriva il mio, spero educato ma comprensibile appunto, che in maniera stringata ma acuta cercava di evidenziare il razzismo implicito nelle tue parole che ho deciso di collegare alla mia ipotesi teorica "riccardellismo", che peraltro difendo e confermo.
Conosco perfettamente la natura dell'opera di Eizenstein ( mio malgrado me la sono sorbita...) come credo che la conoscesse Villaggio, da buon comunista qual era ( e si parla di bolscevichi veri, mica quelli che albergano nei peggiori incubi dell'immag

Vedo che si passa dal metodo Riccardelli a quello Sallusti con risposta "assolutamente" nel merito...
Peraltro dal contenuto privo di senso.

Il soggetto è originale ma il film è una porcata.

Non essere classista suvvia... Non ti "riccardellizzare"...