Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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Film: Lo scafandro e la farfalla 3 Maggio ore 16:19
1
voto al film:   7,5

Una regia asciutta ma delicata sostiene una storia di indubbio impatto. Lontano da moralismi e lamentazioni, la pellicola riesce nell'arduo compito di raccontare una storia estrema nella sua semplicità umana, senza tentare di rispondere a temi etici di difficile soluzione. Nella seconda parte si registra forse qualche lungaggine di troppo, ma il film resta comunque caldamente consigliato per la capacità di raccontare una storia profondamente soggettiva innalzandola a un piano quasi universale.
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Film: Arrival 3 Maggio ore 16:11
1 1
voto al film:   8

---ATTENZIONE SPOILER--- ...tempo. Per questo motivo, penso che in realtà il tema etico sviluppato dal film riguardi più il problema della perpetua conflittualità umana (e del linguaggio come suo possibile mezzo di risoluzione) che quello legato alla scelta di Louise di mettere al mondo la figlia. Infine, vorrei sottolineare come l'affermazione letta qualche commento sotto (per cui "mettere al mondo una creatura destinata a morire" solleverebbe questioni etiche) ha una formulazione che suona un tantino ridicola, visto che descrive perfettamente la sorte di tutti noi.
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Film: Arrival 3 Maggio ore 16:02
1
voto al film:   8

---ATTENZIONE SPOILER--- P.S. per quanto riguarda il messaggio etico legato alla vicenda della figlia, bisogna considerare innanzitutto come il mutamento linguistico non consenta banalmente di sapere ciò che accadrà, ma di abolire il tempo stesso, proprio perché si tratta di una categoria conoscitiva della mente umana e non di una grandezza fisica. Louise non vede il futuro, ma vive contmporaneamente ogni momento della sua esistenza. I ripetuti passaggi temporali non flash back o flash forward, perchè ogni singola scena si svolge nello stesso istante, e cronologicamente parlando sarebbero tutte interscambiabili. La disposizione che ne viene data risponde, da un punto di vista interno al film, a un'esigenza meramente logica, e da un punto di vista esterno ad apparecchiare il colpo di scena finale. Quindi Louise non decide di mettere al mondo una figlia cge sa destinata alla morte, nè lo ha già fatto, semplicemente le due cose coesistono perché il dono degli alieni è l'abolizio
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Film: Arrival 3 Maggio ore 15:53
1
voto al film:   8

Dopo Interstellar, un altro film fantascintifico sulla tematica del tempo. Tuttavia, se il film di Nolan prediligeva un taglio scientifico, che conduceva da un lato verso un maggiore dinamismo, e dall'altro verso inevitabili cedimenti sul fronte del realismo, puntualmente contestati (non si può uscire da un buco nero, tantomeno vivi), qui il tempo è trattato come categoria della nostra percezione, e quindi in termini critici (in senso kantiano). Questa scelta costringe il regista a focalizzarsi maggiormente sulla soggettività della sua protagonista, ma se la scorrevolezza della narrazione talvolta ne risente, è anche vero che il film guadagna in compattezza e profondità. Inquietanti e realmente "alieni", i visitatori sono tra le perle di un film che fa dell'originalità della tematica e del grande lavoro di regia e sceneggiatura i suoi punti di forza. Unico neo, l'interpretazione troppo monocorde di Amy Adams, che regge il ruolo ma senza stupire.
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Film: Si alza il vento 26 Febbraio ore 00:43
6
voto al film:   8,5

In questo film, che rappresenta una sorta di testamento artistico, Miyazaki ha messo semplicemente a nudo ciò che il suo cinema è, un sogno nato e perseguito nonostante (o forse proprio per nascondere) le brutture di un mondo che qui emergono prepotenti e appena velate da un pizzico di magia che le fa risaltare ancora di più (in questo potrebbe ricordare Il labirinto del fauno, altra pellicola in cui il fantastico e il poetico per contrasto accentuano la realtà e la violenza). A questo si affianca una ricostruzione malinconica ma mai stucchevole di un mondo ormai scomparso e che si vorrebbe riportare in vita (e anche questo è leit motiv della produzione miyazakiana). Per questi motivi, i piani di lettura legati al mondo dell'infanzia si perdono, ma il regista ci offre la sua pellicola più schietta e sincera, in cui riversa i suoi feticismi (il volo, la meccanica, il fumo, ecc.) e la sua visione del mondo. E noi di questo non possiamo che essergli grati.
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Film: La fine del mondo 16 Giugno ore 13:54
1
voto al film:   8,5

Un piccolo capolavoro di comicità, che non disdegna la trattazione di tematiche più profonde con un taglio moderno e lontano da ogni pretenziosità
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Film: Dogville 31 Maggio ore 00:43
3 5
voto al film:   9

...suo potere divino sui suoi persecutori. Un Vangelo negativo, rovesciamento della prospettiva cristiana, negazione dei suoi fondamenti: questo è decisamente il più eversivo tra i film di Von Trier (regista che già di per sè scavalla spesso nell'eccesso anarcoide e amorale, in senso nietzschiano), e per questo il più bello, con picchi filosofici e cinematografici che il regista danese non ha mai più toccato
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Film: Dogville 31 Maggio ore 00:39
5 2
voto al film:   9

Risparmierò le inutili lodi a un'evidentemente geniale messa in scena, nonchè ogni commento sulla bravura degli interpreti (Kidman su tutti), per concentrarmi sul messaggio....e che messaggio! Consideriamo che Trier è intriso di educazione cristiano-luterana, e questo film è decisamente quello più "teologico" (o "etico", se il termine infastidice) della sua produzione. Grace è, nè più nè meno, la Grazia Divina, che scende tra noi squallidi e miserevoli peccatori per redimerci con la sua bontà; e noi, proprio come nel Vangelo, dopo un primo momento di ipocrita e buonista accettazione, decidiamo di rinnegare questa salvezza offertaci gratuitamente, e distruggerla. Ma cosa sarebbe successo se Cristo, di fronte agl'insulti e alle provocazioni della folla sul Golgota avesse detto: "sai che c'è? m'avete rotto, mò ve faccio vedè io chi è er fijio de Dio!"? Ecco, questo è esattamente ciò che succede: Cristo, umiliato immotivatamente, scende dalla croce e, dimentico di pietà e clemenza, sfoga..
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Film: La migliore offerta 31 Maggio ore 00:32
2
voto al film:   7,5

Un film che ricorda l'italiano "La doppia ora". Ne differisce per il linguaggio meno crudo, la regia di gran lunga migiore, la trama decisamente più azzardata (francamente, nella realtà falliscono piani ben più semplici, questo durava un anno nientemeno! Si vede che Tornatore non si occupa di furti in appartamento). Ciò che più piace è l'incontro/scontro continuo tra due individui sospettosi e paranoici, nonchè le interpretazioni di Rush e Hoesk (brava, bravissima attrice)
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Film: La grande bellezza 31 Maggio ore 00:11
3 9
voto al film:   8

Inquieta più che altro vedere come nessuno lo abbia capito, e sì che il senso del film è reso chiaro dal monologo finale.... Temo proprio che la classe "intellettuale" di questo Paese sia composta da impostori e saltimbanchi, che si riempiono la bocca di sciocchezze tipo "la fissità delle inquadrature", "la trama carente" o "le atmosfere decadenti"....ma cos'è, il commento alle poesie che facevate in terza media? Intellettuali e critici italiani, qui le chiacchiere stanno a zero, o si cresce o le parole si va a farle al bar!
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Film: La grande bellezza 31 Maggio ore 00:04
2 8
voto al film:   8

...che, se si trattasse solo di un remake della Dolce vita felliniana, non avrebbero nè senso nè scopo. Soffre un pò il ritmo lento, ma ciò non basta a rovinarlo. Grande Servillo, come sempre del resto, ma anche Verdone in una parte un pò diversa dal solito (il suo personaggio è un altro esempio di quella Grande Bellezza cercata invano tanto a lungo dal protagonista). Per quanto riguarda le polemiche dell'Oscar, beh, non voglio nemmeno entrarci, io valuto il film e non ciò che vi ruota attorno (altrimenti "The Blair Witch Project dovrebbe essere il capolavoro massimo del cinema mondiale)
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Film: La grande bellezza 30 Maggio ore 23:59
2 6
voto al film:   8

Recepito da pubblico e critica come una sorta di "Dolce vita" del XXI secolo, il film di Sorrentino è in realtà ben di più. La ricerca della Grande Bellezza dentro una Roma chiassosa, kitsch e ninfomane è naturalmente destinata al più cupo dei fallimenti...ma ecco che, non appena la musica tace e gli ospiti se ne vanno, se si ha la capacità di far silenzio e ascoltare, la Grande Bellezza appare, non nelle forme di una festa sfarzosa o di un salotto intellettuale, ma in quelle pure e discrete di un nobile caduto che, pur affitando la propria presenza a borghesucci pretenziosi, rinnova la sua castità morale nelle lacrime per un palazzo che abita da inquilino per graziosa concessione del nuovo, impersonale proprietario; o in una bimba che corre nel chiostro d'un monastero. Se solo tutti facessimo silenzio e guardassimo, ecco che lì, dinnanzi a noi, vedremmo la Grande Bellezza, cercata nel rumore e nella "vita di società", manifestarsi apertamente. Solo così si giustificano tante scene....
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Film: Moonrise Kingdom - Una fuga... 30 Maggio ore 23:41
5 4
voto al film:   10

Questo è il primo 10 che sfugge dal mio mouse, ma se non dessi il massimo dei dei voti sarei un ipocrita: in questo film tutto è perfetto, dagli attori alle musiche, dalle inquadrature ai dialoghi. Mostruoso il divario tra il mondo degli adulti, squallido e meschino (eccezion fatta per quei personaggi che hano scelto di restare in quel mondo sospeso tra infanzia e maturità rappresentato dall'universo scout); e il mondo dei bambini, idealista e fantastico. Importante la riflessione sul ruolo dello Stato (raffigurato dalla superficiale e indifferente Servizi Sociali) nei problemi dell'infanzia. In poche parole, Anderson tocca qui lo zenit della sua poetica, calibrando alla perfezione gli elementi in un'alchimia che ha il sapore dell'irripetibilità.
Nota: la presente recesione risente fortemente della sensibilità di chi scrive,e il voto risente di ciò.Tuttavia,mai un film mi aveva emozionato tanto,trasportandomi in una dimensione altra,quindi il voto,forse sproporzionato,è e resta questo
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Film: In Bruges - La coscienza de... 24 Novembre ore 00:19
1 1
voto al film:   8,5

Una commedia nera con una trama efficacissima e dei grandi interpreti (bravissimo come al solito Ralph Fiennes). Per essere un'opera prima è veramente notevole, complimenti a Mc Donagh
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Film: American History X 24 Novembre ore 00:16
2
voto al film:   9

un film tecnicamente impeccabile al servizio di un messaggio tutt'altro che banale sull'odio
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Film: La 25ª ora 24 Novembre ore 00:15
voto al film:   8,5

L'ultimo giorno di un uomo che sta per finire in galera, belli i chracaters, lo script, la regia, gli interpreti (ma Norton è sempre una garanzia), i dialoghi, la soundtrack, il messaggio, praticamente tutto. Coinvolgente e mai noioso, nonostante la durata impegnativa
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Film: Zatoichi 24 Novembre ore 00:12
voto al film:   7,5

film violento e asciutto, dove nessuno è chi sembra essere in realtà e dove il destino di tutti i personaggi sembra essere segnato fin dall'inizio. Bellissime le integrazioni tra scena e colonna sonora e le miscele di generi e stili diversi, notevole soprattutto se si considera che Kitano ha la capacità di creare una grande omogeneità e coerenza stilistica e narrativa anche partendo da "materie prime" apparentemente inconciliabili (vedi cappa e spada + musical a la Broadway)
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Film: The Artist 24 Novembre ore 00:08
3 1
voto al film:   7,5

A parte la bella sceneggiatura e i bravi interpreti, riuscire a creare un film muto che parli di cinema e allo stesso tempo piaccia al pubblico oltre che agli addetti ai lavori è un bel colpo. Una delle cose migliori uscite nel 2011, comunque. Ah, lo ritengo superiore anche a un altro esperimento simile, ossia Juha, che era troppo legato a linguaggi davvero anzianotti ormai
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Film: Miracolo a Le Havre 24 Novembre ore 00:03
voto al film:   6,5

Un racconto che parla senza frivolezze di povertà e emigrazione, con un linguaggio che rimanda al mito e una trama che rimanda alla fiaba. Pecca forse di ottimismo ingiustificato e semplicismo, ma scorre via che è un piacere grazie anche a degli ottimi interpreti. Bocciata la soundtrack, troppo disomogenea
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Film: Gangster Story 24 Novembre ore 00:01
1
voto al film:   7,5

Il dramma sociale di due giovani stupidi, disadattati, violenti, romantici, ingenui e generosi, che non diventano mai eroi consapevoli della loro stessa epopea.
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Film: Revolver 23 Novembre ore 23:57
voto al film:   5

film pasticciato e pretenzioso, sembra "i soliti sospetti" in sbornia esistenzialista
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Film: Piccoli omicidi tra amici 23 Novembre ore 23:56
1
voto al film:   6,5

Dov'è che l'amicizia sparisce per far spazio ai silenzi e alle recriminazioni? un film che ha nelle atmosfere ossessive e malate il suo maggior punto di forza
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Film: Pi greco il teorema del del... 4 Novembre ore 19:02
3
voto al film:   7,5

Max discende fino all'inferno delle sue ossessioni per cercare una chiave di interpretazione della vita e del mondo. Si accorgerà che l'unica chiave è vivere la vita nella sua pienezza (vivere, non pensare alla vita). Con una colonna sonora formidabile che prende da Autechre e ambient techno teutonica, il bianco e nero sporco e sanguigno, la ripetitività e le sperimentazioni visive, il film è pressocchè perfetto fino alla fine. Poi le ali di Aronofsky bruciano per troppa ambizione e il buon regista è costretto a volare un pò più basso, con un finale che non delude ma nemmeno esalta.
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Film: A casa con i suoi 4 Novembre ore 18:53
voto al film:   4,5

Solita commedia bubblegum, in più questa non fa nemmeno ridere più di tanto. E Mc Counaghey è pessimo
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Film: La parola ai giurati 4 Novembre ore 18:49
1
voto al film:   8,5

l'indisponibilità della verità è uno dei criteri cardine dell'attività giudiziaria. lumet lo spiega con un film intenso e asciutto, privo di patetismi, ed è abilissimo ad interessare lo spettatore, considerata soprattutto l'ambientazione non propriamente semplice da gestire.
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