Non si riesce francamente a scendere sotto all'8come voto.
Davvero un gran bel film in ogni suo aspetto.
Un western nel 2012 era una sfida non da poco. Pensare ad un western ambientato negli anni della guerra civile e dello schiavismo in cui tra la colonna sonora compare una canzone hiphop dei nostri tempi risultava difficile. Inutile dire che QT ci è riuscito alla grande: a divetirsi e a divertir.
Molti riferimenti a Sergio Leone che faranno sorridere gli amanti del genere (su tutti: la dinamite - a proposito meravigliosa la morte di Tarantino; l'urlo finale di Samuel L Jackson "figlio di ...").
C'è sicuramente anche il riferimento a Birth of the nation di Griffith (la cavalcata del KKK con il sottofondo di musica classica, in Griffith era la Cavalcata della valchirie qui francamente non ricordo che autore sia stato scelto) che viene desacralizzato e anzi ribaltato: la divertentissima scena dei cappucci fa sorridere il cuore su un argomento che non lascia indifferente lo spettatore.

Il compito non era facile. Riprendere il bandolo della matassa e suscitare curiosità per i prossimi due film della trilogia.
Il giudizio dopo questo primo film della nuova trilogia deve restare a mio modo di vedere in sospeso. In sospeso perchè sarà nei prossimi due film, ed in virtù proprio di questi, che questo film può assumere un diverso valore dalla sufficienza cui è per ora relegato.
Buoni i collegamenti con la trilogia del signore degli anelli, in particolar modo la caratterizzazione di Saruman che è in potenza ciò che sarà in atto in un futuro.
A me personalmente la prima parte in casa Baggins è piaciuta molto.
Forse qualche forzatura nella caratterizzazione di Gollum e in alcune battute di spirito poco riuscite.
Nel complesso un buon film che aumenta l'attesa per il seguito. Non era appunto questo uno degli obiettivi principali?

Oltre agli ovvi e banali elogi di questo autentico capolavoro artistico, mi chiedevo se non si potesse interpretare questo film anche in altra maniera.
Il film, e quindi la vita di Noodles, prendono colore solo per 2 anni della sua vita. I due anni che vanno dalla scarcerazione di Noodles (1931) alla morte dei suoi 3 amici (1933).
E' in base a ciò che accade in questi due anni che ciò che è avvenuto prima acquisisce un significato superiore al mero ricordare, al mero "vissuto". E' in base a questi due anni di vita che Noodles vivrà in una determinata maniera i successivi 35 anni della sua vita.
Insomma, tra le varie lezioni di Leone ci dà, non potrebbe esserci anche questa? Ciò che nell'arco di una vita ognuno ha un momento di svolta, che darà colore inequivocabilmente il cammino trascorso e che segnerà indelebilmente quello da percorrere.

Da vedere, ma le premesse sono davvero pessime. Il romanzo da cui è tratto e i 6 minuti che ci possono vedere in rete danno un'idea chiara del taglio portato avanti dal regista e dalla produzione.
In un contesto storico di polveriera sociale mostrare come i poliziotti, poveri, non siano che delle vittime del sistema fa comodo a chi ha interesse che nulla cambi.
Il poliziotto ha deciso di schierarsi da una parte, precisamente contro chiunque si ribelli, al di là delle ragioni e delle idee. Sono il braccio armato dello Stato.
Ho paura che questa sia l'ennesimo tentativo di mostrare come non siano cattivi, ma siano le circostanze a renderli tali. STRONZATE. Gli esempi e le prove sono tante, sono troppe, il sangue sulla strada è ancora caldo: Cucchi, Aldrovandi, Carlo, Uva, Marcello Lonzi, Gabriele Sandri...
I periti e i giudici possono assolverli, ma gli sbirri restano SEMPRE PER SEMPRE COINVOLTI!
ACAB (non il film)