Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

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Nickname
giampaolosy
Medaglia d'oro
Età
49
Sesso
Città
brescia
Nome
giampaolo rocchi




Scopri tutti i voti di giampaolosy
Tutti i Commenti e i Voti di
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Film: Appaloosa 9 Aprile ore 02:16
voto al film:   7

Ogniqualvolta appare un film come Appaloosa, e questo periodicamente succede, le voci di chi vorrebbero il western come un genere morto vengono messe a tacere. Certo, non gode di ottima salute, se è vero come è vero che non sono certo molti quelli che, come Ed Harris si prendono la briga di rinverdire i fasti di un genere immortale. Il famoso attore, qui anche regista, lo fa mettendo uno sull'altro una serie impressionanti di stilemi western e citando a mani basse tra i capisaldi della storia del genere, a voi il gusto di trovarli. La regia è tutto sommato buona ma il vero punto forte sono i personaggi sospesi tra la grinta impossibile degli Spietati di Clint e l'ironia surreale di un Jarmush a colori. Harris si diverte in particolare a giocare con i cliché, i luoghi comuni, strappando più di un sorriso. Lungi dall'essere un capolavoro rimangono i 114 min. spesi bene.
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Film: Le quattro volte 9 Aprile ore 00:08
1
voto al film:   7

Panta rei, tutto scorre. Le quattro volte non è un documentario ma un'opera documentaristica che documenta, racconta. Racconta un territorio dimenticato, una realtà che "sta morendo" ma che esiste e continua a esistere appunto. Lo fa lasciando che sia la natura a prendere il sopravvento sull'uomo e sull'opera stessa. Lo fa scegliendo il silenzio piuttosto che mille parole vuote. Lo fa chiedendo allo spettatore di seguirlo e di abbandonare per appena un'ora e mezza quel mondo "normale" in cui vive e dove invece di osservare la bellezza e maestosità di un pino secolare che si muove sospinto dal vento si preferisce applaudire il taglio e la morte di quello stesso albero che diventa albero della cuccagna prima e carbone poi, crudelmente sacrificato. Osservare e riflettere, con calma, adattandosi ai ritmi della natura, forse una sfida troppo grande al giorno d'oggi.
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Film: Japón 8 Aprile ore 19:19
voto al film:   7

Tra il neorealismo di Kiarostami il surrealismo di Buñuel e certi primi piani alla Leone, Reygadas mette in scena, da un lato un Messico lontano dalle rotte turistiche e da quelle del narcotraffico, lontano dalle cronache ma vicinissimo alla realtà che è anche quella di un continente intero. La povertà della campagna, della vita semplice, che lotta quotidianamente per non diventare miseria, degrado. Che è li' immobile e inamovibile da sempre come raccontava Marquez nei suoi romanzi con magico realismo. Dall'altro la figura del protagonista, fuori posto oggettivamente e anche per scelta che poco a poco non può esimersi dal diventare parte del luogo, della gente, del tutto. Il film cambia spesso registro dal punto di vista estetico, contrastando con la lentezza con cui scorre la storia, il quotidiano. Un lavoro complesso, difficile da digerire, cinico, pieno di simboli cinematografici e di un onirismo decadente in cui anche la musica gioca una parte nel creare contrasti spiazzanti.
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Film: La chispa de la vida 5 Aprile ore 22:28
voto al film:   6,5

Tra commedia e tragedia, non poteva essere altrimenti in un teatro romano, la Chispa de la Vida analizza e riflette sulla società di oggi permeata di cinismo e immolata sull'altare del dio denaro. La crisi spagnola, europea, mondiale rimane visibile ma sullo sfondo, mentre più evidente è la critica ai mezzi di comunicazione di massa. Piacevole e coerente ma non straordinario comunque affinato da due ottimi protagonisti.
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Film: Antichrist 4 Aprile ore 20:33
3
voto al film:   8,5

Nella classifica delle opere disturbanti del regista danese questa si colloca sicuramente molto in alto ma sarebbe un errore giudicarla solo o principalmente per alcune scene scabrose. Il film, in due parti, affronta la discesa agli inferi, l'ingresso nella selva oscura dove a volte l'essere umano è spinto da eventi della vita. L'ansia, la depressione il panico scatenano questa discesa che dall'introspezione, dall'analisi psicologica si proietta in un mondo metaforico pieno di incubi e orrori reali. In questo senso la visione è ancor più ostica perché il regista procede per gradi prima conduce per mano e poi strattona lo spettatore, prima lo invita a riflettere e poi lo prende a schiaffi creando un crescendo di coinvolgimento e stupore sempre più disturbante. Lars Von Trier è un maestro in questo da prendere o lasciare.
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Film: Hasta la vista! 4 Aprile ore 17:13
voto al film:   6,5

Una commedia ad alto contenuto emotivo quello messo in scena da Enthoven che racconta la storia di un on the road atipico, divertente e che non rinuncia a far riflettere; sulla vita, i luoghi comuni e le convenzioni.
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Film: Una separazione 4 Aprile ore 04:24
1 1
voto al film:   8

Mestiere difficile quello del giudice in Iran, l'unica cosa certa infatti nella trama in crescendo e caratterizzata da un thrilling al rallentatore, è che tutti mentono. Sullo sfondo una società e una civiltà analizzate con pungente sottigliezza, senza moralismi ma con l'occhio distaccato e cinico del regista. Sullo sfondo, inoltre, la separazione e i sentimenti di una famiglia che va in frantumi. Ipnotizzante e quasi perfetto soprattutto nel finale devastante e meraviglioso. Un Farhadi all'ennesima potenza.
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Film: Millennium - Uomini che odi... 29 Febbraio ore 04:35
voto al film:   7

Peccato per i 30 minuti di troppo che a conti fatti potevano essere evitati soprattutto nella parte finale. In generale la storia è intrigante e la messa in scena riesce a mantenere saldo lo spettatore al suo posto, merito anche degli del ritmo incalzante e del montaggio. Si tratta in buona sostanza di un thriller piacevole, Fincher mostra di essere quasi sempre una garanzia, il cast si fa apprezzare soprattutto Mara che veste e sveste i panni della protagonista è alla quale viene regalata la parte più interessante quella della giovane Lisbeth.
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Film: Dopo il matrimonio 21 Febbraio ore 23:41
voto al film:   8

Un melodramma venuto dal freddo, al ralenti. Profondo e vero. Duro e passionale. Non risparmia colpi Susanne Bier e non perde la lucidità nel mettere in scena la tragedia che poi è la vita. Cast ottimo, sceneggiatura intensa e a condire il tutto i colori dell'India e la musica dei Sigur Ros. Vicini al capolavoro.
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Film: Snowpiercer 20 Febbraio ore 05:52
1
voto al film:   5,5

Appartenente al filone apocalittico, dall'idea quasi geniale ma la messa in scena perde continuamente colpi fino agli ultimi "deliranti", e non è un complimento 40 minuti. Il finale è una sofferenza per lo spettatore paziente che ci è arrivato con un minimo di speranza!
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Film: La sposa promessa 18 Febbraio ore 20:55
voto al film:   7

Al di là della regia impeccabile e dell'ottima recitazione corale minuto dopo minuto dalla Sposa Promessa sembra traspirare l'idea di una sfida. La sfida di mettere in scena le rigidissime e universalmente considerate antiquate consuetudini sul matrimonio dell'ortodossia ebraica, mostrandole agli occhi di un pubblico, si suppone, prevenuto. Un pubblico che ha già giudicato prima di cominciare a vedere e a scoprire che forse non tutto quello che crede di sapere è vero. Al di là delle regole infatti questo continuo tergiversare della protagonista mostra come i sentimenti, i dubbi, i rancori e altre "amenità" che fanno parte dello spirito umano abbiano la meglio su qualsiasi tradizione antica e antistorica. L'idea alla base del film è assolutamente condivisibile, il risultato è interessante soprattutto quando interviene un tocco (auto)ironico, quasi beffardo nei personaggi secondari ( i rabbini su tutti).
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Film: Gravity 14 Febbraio ore 02:21
3 2
voto al film:   7,5

Aggiornando il mito di Ulisse e Robinson Crusoe e spostando clamorosamente le colonne d'Ercole fuori dal "mondo" conosciuto, Cuaron c'entra in poco più di una, giustamente condensata, ora e mezza quasi tutti gli obiettivi. Mette in scena una storia che mantiene alta la tensione dall'inizio alla fine, crea uno scenario pazzesco con immagini da brividi e evita di farsi prendere la mano dall'inverosimile intreccio che la sceneggiatura propone (è imporbabile infatti il motivo scatenante di tutta la stori). La scena finale è da applausi. Quanto è piccolo l'uomo di fronte all'universo!
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Film: Revenant - Redivivo 7 Febbraio ore 17:42
3
voto al film:   6,5

Uno spettacolo per gli occhi sia dal punto di vista degli scenari e quindi della fotografia che delle riprese. La regia a tratti gigioneggia, mostra i muscoli. Ottima prova del cast (Hardy su tutti) e di Di Caprio che non si scopre certo qui. Ma basta tutto questo per soddisfare lo spettatore? E' questo il cinema che vogliamo? La risposta è ambigua e difficile, personalmente lo ritengo un film troppo lungo soprattutto a causa di una storia banale, semplice e poco motivante. Inarritu forse qui mostra un talento registico/tecnico mai visto ma l'impressione è che abbia fatto molto di meglio nella sua carriera. Il tormentone Oscar a Di Caprio si o no, poi, sembra il classico fumo negli occhi gettato per parlare d'altro evitando accuratamente che giungano alle orecchie degli ignari spettatori i commenti di chi esce dal cinema affermando:"Embeh, tutto qui?" Tanto rumore per (quasi) nulla.
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Film: Essere John Malkovich 23 Dicembre ore 17:42
voto al film:   7

Il viaggio più affascinante che si possa immaginare? Nella testa di qualcun'altro, nella fattispecie di una star. Film assurdo e divertente che all'epoca aveva fatto gridare al miracolo soprattutto pensando che si tratta di un esordio. Ottimo il cast.
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Film: Destini incrociati 23 Dicembre ore 17:39
1
voto al film:   7

SIdney Pollack pochi mesi prima di girare questo film era stato preso per i capelli da un vecchio amico per recitare nel suo ultimo film. Mi riferisco a Eyes Wide Shut di Stanely Kubrick. Questa immersione nel cinema dei piani altissimi regala un certo smalto a questo Destini Incrociati per almeno i primi 50 minuti, impeccabili. Ogni inquadratura è perfetta, la storia però risulta oltre misura tortuosa e poco realistica anche se funzionale al racconto di un sentimento puro.
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Film: Fight club 23 Dicembre ore 17:35
1
voto al film:   7

Grande stile, grande cinismo, grande confusione, grande freddezza. Cult movie che risulta piacevole ma comunque leggermente fuori fuoco. Parte in tutte le direzioni, decolla e atterra con una conclusione che non convince. FIlm per gli occhi e per lo stomaco più che per la mente
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Film: La mela 23 Dicembre ore 17:30
voto al film:   8,5

La figlia del grande regista iraniano racconta in uno splendido melodramma le contraddizioni di una società tesa verso il futuro appesantita dal fardello del passato. Una storia drammatica che metta a confronto un'assistente sociale e una famiglia disagiata nonché istinto e ragione e raccontata a tratti con cinica ironia. Finale tragico, quasi spietato.
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Film: Lo specchio 23 Dicembre ore 17:25
voto al film:   6

Un racconto nel racconto per narrare la vita. Il meccanismo ormai collaudato del cinema iraniano di genere. Questa volta però il trucco del cinema nel cinema si disvela immediatamente, la telecamera diventa spia della verità trascendendo nel reality televisivo. Un cliché forse spinto un po' al di là del sopportabile?
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Film: Rapina a mano armata 23 Dicembre ore 17:21
voto al film:   9

Basterebbe la scena del cagnolino e dei soldi per definire questo film un'opera maestra. Kubrick si diverte a congegnare l'intreccio perfetto della rapina perfetta che come un castello di sabbia travolto dalle onde, sfuma sul più bello. Altro film epocale considerato precursore del genere.
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Film: Eyes Wide Shut 23 Dicembre ore 17:16
1
voto al film:   8,5

La messa in scena del rapporto di coppia. L'ultimo grande viaggio di un maestro inimitabile, con moltissime scene indimenticabili e forse l'unico difetto di una storia non indimenticabile. Per capire fino in fondo questo (capo)lavoro "non ci resta che una cosa da fare: vederlo e rivederlo e rivederlo". Fotografia, scenografia, costumi e colonna sonora da urlo.
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Film: Tutto su mia madre 23 Dicembre ore 17:02
2
voto al film:   8,5

Melodramma vorticoso,rapidissimo quasi farsesco. Si piange e si ride e sembra di stare sulle montagne russe. Il Capolavoro di Almodovar o almeno il film che ne certifica lo status di Maestro del Cinema. Un film sulla vita, un film sul cinema.
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Film: Il vento ci porterà via 23 Dicembre ore 16:59
voto al film:   8

Sulla falsa riga del bellissimo "Sapore della Ciliegia" Kiarostami in tono più scanzonato e ironico mette in scena la solita metaforica e grande riflessione sulla vita e sulla morte. Questa volta lo fa attraverso il contrasto tra due mondi: l'Iran dell'uomo che viene dalla città e l'Iran o meglio il Kurdistan dei villaggi. Splendidi scenari e bellissima la fotografia.
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Film: Inside Job 28 Novembre ore 02:47
voto al film:   7,5

Tecnico, freddo, didattico e asettico documentario sulla crisi economica più sconvolgente del secolo causata da un manipolo di finanzieri di fronte ai quali la Banda Bassotti risulta essere un gruppo di dilettanti. Coccolati dalla politica statunitensa questa gang di "economisti" riesce a truffare per anni creando i prodromi di un disastro economico senza precedenti. A farne le spese milioni di persone in tutto il mondo. Alcuni di loro verranno perseguiti dalla giustizia (americana) altri entreranno in politica. Il documentario mette anche a nudo i controsensi della più grande democrazia del mondo.
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Film: La ville est tranquille 25 Novembre ore 16:05
1
voto al film:   8

Basterebbe vedere un film come questo per capire meglio qual è il carburante che alimenta l'incendio dei conflitti di oggi, e di ieri, basterebbe, forse, dedicare due ore del proprio tempo per conoscere le devastanti conseguenze della crisi di un sistema economico per ragionare un po' più con la testa e meno con lo stomaco. Ma in fondo questo è solo un film...e noi "siamo un gregge di pecore". Guediguian à la Loach, meno politico e molto molto più amaro, se possibile, inscena in due ore la tragedia umana sotto il cielo di una Marsiglia per nulla tranquilla. Con efferato cinismo come solo la realtà può essere descrive la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova era piena di dubbi, incertezze e...drammi. Cast impeccabile.
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Film: Ti amerò sempre 24 Novembre ore 15:39
voto al film:   7

Mi sembra azzeccato l'accostamento al cinema di Bergman soprattutto nella recitazione maiuscola della protagonista. Il rientro nella società di un'ex carcerata esclusa dal mondo per 15 anni è affrontato in modo lieve e profondo. La profondità è resa mirabilmente dagli sguardi e dai silenzi di Juliette ancor più che dagli accadimenti. Alla fine è una catarsi, per tutti che non può non portare a un cambio. Il film è lento ma una volta di più questo non è sinonimo di noia, anzi.
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