Credo che il film abbia un duplica aspetto: riflessivo ma allo stesso tempo un pò frivolo nell'indagare la varie domanda che ci si pone guardandolo. La regia di Ozon personalmente mi piace molto, non fa cose complicate ma quelle che fa le fa bene! Sa scegliere i soggetti e sa scegliersi le attrici.. La Vacth credo abbia azzeccato la prima, certo non una prova da oscar, ma il ruolo non era certo semplice e questa sua aria da giovinetta incantata prima e disincantata e passionale poi l'ha svolto bene.
Ciò che invece avrei sviluppato un pò di più sono i perchè, cosa spinge una ragazza a fare cose del genere, che potere hanno i soldi, che potere ha il sesso, dove sono le lacune di un rapporto con il vero padre inesistente, il rapporto con le coetanee, e altro ancora ma forse per fare una cosa del genere non sarebbe bastata una pellicola solamente.
Bello il ruolo del fratello, un pò romanzato e surreale rispetto alla vita reale, ma dava caratterizzazione al personaggio principale.

Bello! Convincente! Coinvolgente! Fresco! Finalmente un film che non punta a toccare sempre le solite corde per strappare qualche lacrima all'animo più sensibile e non solo.. anziani ha già detto tutto anche secondo me!

Forse avrei scelto un attore diverso da Law per il ruolo, non perché non sia stato bravo, ma perché non ce lo vedevo in quei panni con il suo vizino da buono. Per il resto Ed Harris è sempre sopra le righe, un fenomeno. Bella la scenografia e il continuo andirivieni tra il bene e il male che non si sa da che parte stiano, forse pregevole l'intenzione di mettere una guerra dietro ad un duello simbolico. Peccato però che tutto sia realmente accaduto.

Mi sono avvicinato al film perché Gosling mi piace ma qui, nonostante i dialoghi praticamente assenti, diventa fenomenale. Come già detto da qualcuno, non so se per bravura sua o del regista.. diciamo di entrambi! Cmq tempi, spazi, amore, odio, ribellione, rivalsa, diritto, ecc c'è molto in questo film e il tutto scandito da uno scorre fluido del tempo e accompagnati da una colonna sonora che ti tiene attaccato occhi e orecchie allo schermo. Guardatelo!

Ogni fil è un'esagerazione della realtà, soprattutto quando tratta questi temi ma non fa mai male avere un'idea più ampia in modo da ridimensionare poi il nostro pensiero su quello che potrebbe essere davvero la realtà.. e magari che ciò lasci un segno che poi inventi ferita che poi diventi linfa.
Da vedere e meditare.

Come sarebbe bello se tutti sapessero raccontare la storia della propria vita in questo modo.. e come sarebbe bello se tutti la vivessero con quel poco di spirito fiabesco e di disincanto che fa così tanto bene all'anima..

Che dire.. fantastico!! Le ambientazioni, la costruzione e un Tom Cruise bravo e convincente come in pochi altri film. L'evoluzione dello spirito del tassista da calmo e pacato a bestia feroce nel difendere ciò che gli è caro fa riflettere su come siano effettivamente gli affetti una delle poche cose che ci tiene in vita.
Bello, caldamente consigliato!

L'idea è già vista, la trattazione e lo sviluppo della storia probabilmente no!
Evidentemente ci deve essere stato uno studio dietro il film o una situazione vissuta in prima persona per aver deciso di usare per tutto il film un punto di vista fuori dalle "normali" dottrine di comportamento in certi casi!
Direi ottimamente diretti i vari attori ma fantastico il migliore amico del protagonista!
Forse la trama è scontata.. ma anche qui, dipende dai punti di vista!

Sufficienza perché è bella l'idea, alla fine tocca un tema di cui si parla ma allo stesso tempo non si parla. Forse il protagonista è portato all'eccesso e la redenzione arriva proprio con chi non ti aspetti anziché con colei che ha in se ogni stereotipo della donna modello voluta dalla società occidentale.
Scarlett, a mio avviso, non tagliata per questo ruolo, non ce la vedo proprio a fare la seducente volontariamente!
Film per passare un'oretta e mezza ma di sicuro non lascia il segno.. Gordon-Levitt per ora molto meglio come attore!

Era un annetto che lo stavo aspettando.. direi giustamente! Il tema della famiglia è sempre difficile da affrontare e sviscerare perché sarebbero troppe le cose da mettere in risalto. Questo ne prende in consegna uno in particolare l'essere genitori dopo essersi amati per un lampo. Bello il contrasto tra l'inizio della storia e la sua evoluzione, bella la ricerca di metterci una toppa da parte di lui, fantastico il discorso sul non volere altro se non la famiglia (un pò come in 'vi presento Joe Black' quando al bar Pitt dice che non v'è nulla di più elevato che prendersi cura di una donna per tutta la vita) e ciò che mi è piaciuto di più è il finale! Finalmente un film che finisce come le storie nella realtà e che fa riflettere sulla vita vera e non sulla finzione o l'utopia che tutto andrà o deve andare per forza bene!!

Aspettavo di poterlo vedere da quanto è uscito, dopo aver letto il libro mi aspettavo venissero messi in risalto i valori e i sentimenti di Lillin, che quelle esperienze le ha vissute sulla sua pelle (testimoniate da tutti i suoi tatuaggi) ed invece il film non rispecchia nulla di quanto il film voleva lasciare.
E' risultato noioso e senza un vero filo conduttore che, a mio avviso, doveva essere la crescita di Kolima e la "educazione siberiana" di cui si parla. Il risalto sul rispetto, sulla lealtà del criminale, sul proteggere i più deboli.. nulla di tutto ciò si riesce a concepire.
Anche la figura di Xenja, molto importante perché occupa tutta la parte finale del libro, è messa lì, legata non si capisce come alla prima parte del film. E a mio avviso è stata troppo caricata, nella mia immaginazione e da come ne parlava il libro, la vedevo più pacata e, inoltre, la caccia ai colpevoli era una cosa ben più ampia e articolata.
Peccato, il substrato del libro era un materiale ottimo

Lo definirei inaspettato! Il tema certo non è dei più originali, ma molto originale è la trattazione dello stesso con due protagonisti che davvero si prendono i tuoi occhi e non te li fanno più staccare dal video.
E poi l'aviatore giapponese.. fantastico!!
Anche la scelta dei luoghi, le varie ambientazioni, i vari personaggi che entrano ed escono dalla fitta trama che è scandita unicamente dai rapporti tra i due protagonisti: è una tela tessuta in maniera delicata e sofisticata, ma mai eccessiva.
Ognuno ha il suo ruolo ben delineato ed ognuno è in grado di dare una spinta verso quella che sarà la meta finale.. accettazione o sopravvivenza consapevole? Perché poi le domande sono sempre quelle, le risposte nessuno le sa dare o trovare e le sfumature fanno la differenza!
Assolutamente consigliato!

Tema già visto,probabilmente.Ma è molto più inteso perchè i temi sono toccati in maniera sottile, quasi impercettibile, e solo uno sguardo e una sensibilità verso ciò di cui si parla fanno capire quanto in regista abbia cercato di scavare.. con i limiti che un lungometraggio ovviamente impone.
Un Brody fenomenale, è davvero eclettico questo attore, riesce a calarsi perfettamente in ogni parte che gli viene offerta!
Forse è vero che il film un pò si perde nel finale, che ripercorre sentieri già visti, ma è anche vero che a tutto ciò a cui era stato dato un inizio doveva essere data una fine. Certo è che anche in questo film viene messa in evidenza la "spasmodica fame" che i ragazzi hanno di qualcuno da seguire, di qualcuno che li faccia pensare, di qualcuno che li ami come loro hanno bisogno di essere amati: ognuno in maniera unica e diversa. Forse è questo che si sta perdendo nella scuola e nell'università odierna, il senso di appartenenza a qualcosa di grande che si chiama CULTURA!

Regista geniale!! I suoi due film ti tengono entrambi attaccati allo schermo fino alla fine pur trattando di temi molto diversi, anche se evidentemente l'educazione dei ragazzi deve essergli molto cara.
Già dall'inizio di respira adrenalina, ma anche un senso di disprezzo nei confronti contro chi non ha pietà per la diversità. Salvo poi ricredersi.. se vogliamo è un pò la storia di tutti noi, impariamo dai nostri errori e fondamentale è, spesso, qualcuno che ci indichi la via. Ma fondamentale è anche quel nucleo, la famiglia, da cui nasce tutto: impossibile per chi sta crescendo non prendere esempio dai propri genitori, nel bene e nel male.. ma solo quando il mondo ci si rovescia addosso capiamo che la vita è unica per ognuno e che non sempre quanto abbiamo imparato fino a quel momento è giusto.
E' un film di speranza, che deve per forza chiudersi nel modo cruento in cui è iniziato.. ma è cinematograficamente giusto così. Nella realtà, speriamo, le cosa possano andare diversamente.

Adoro la regia di Wes Anderson!! Ma il film non è ai livello di Moonrise Kingdom di certo.
La storia è sicuramente simpatica nella sua assurdità.. i paesaggi che si vedono e le culture che si incontrano fanno sognare posti lontani.. bravi i 3 protagonisti a calarsi in una parte così inusuale, credo per chiunque!
Un film senza troppe pretese che parla di un viaggio interiore fatto nell'esteriorità dei luoghi.. con un finale forse un pò scontato.
A chi piace il regista sicuramente non dispiacerà!

Allora do una sufficienza solo perché cmq il tema è interessante e sentito, nel senso che le problematiche degli emigrati sono davvero lancinanti per loro che le vivono in prima persona e la bassezza che devono raggiungere, assieme ai compromessi, è qualcosa di umiliante a volte. Umiliazione che è ben disegnata nel film dei Dardenne. La colonna sonora praticamente assente, l'assurdità portata all'estremo, la sottomissione di questa povera ragazza che ha dei sentimenti forti dentro di lei che vengono messi in risalto solo in alcuni spezzoni di film per poi esplodere nel finale quando decide di salvare due vite, la sua e quella del figlio, fanno riflettere. Perché ti lasciano in silenzio, nudo, contro te stesso.
Però.. è lento, lento, lento. Io non disprezzo i film che bisogna seguire con attenzione, ma è stato faticosissimo portarlo fino alla fine.

Sempre difficile approcciarsi ad un film che parla della vita di qualcun altro. Tutto viene visto con gli occhi del regista e dell'attore, che ne danno il loro taglio, la loro interpretazione e mettono l'accento sul messaggio che vogliono far passare.
Sono d'accordo su chi diceva che il doppiaggio dell'Hoover vecchio non è il massimo, infatti nonostante l'eccezionale bravura di Di Caprio, nella versione italiana è come se ci fosse una nota ripetutamente sbagliata. Ma sono finezze. Il film è costruito magistralmente, i due piani temporali si intersecano alla perfezione, continuando a fornire accenni nei quali ci si addentra sempre di più, assieme all'indagine sempre più profonda della psiche di Hoover: solo, incapace di vincere la battaglia tra sentimenti e ragion d'essere, incapace di essere quell'uomo forte quando guarda a sè stesso, cosa che invece fa quando si parla del suo lavoro.
E poi Eastwood ha questo modo di raccontare le storie.. unico davvero!