Capolavoro assolutamente sottovalutato. E non mi sto riferendo soltanto all'eccezionale scena di chiusura, che da sola vale il prezzo di un biglietto al cinema. Né intendo limitarmi a menzionare la straordinaria caratterizzazione ed interpretazione di Billy il Macellaio, in arte Daniel Day-Lewis. Ciò che è veramente splendido in Gangs è la rappresentazione, forse caricaturale, forse esagerata, forse romanzata, forse artistica, di un'America che è nata dalle strade, dalle ceneri di mille immigrati dal volto sconosciuto, da una corrotta Tammany Hall, dai Five Points di ogni centro urbano, di ogni regione, di ogni spazio negli sterminati Stati Uniti. Agli antipodi dell'Età dell'Innocenza per quanto attiene all'ambiente sociale di riferimento, non pure con riguardo allo spirito narrativo.

La perdita degli artigli di adamantio...proprio quella...non la reggo

Film dalle mille luci e dalle mille ombre, quasi come quelle di New York, quasi come quelle di quegli anni frenetici di proibizionismo, di ipocrite convenzioni sociali, di euforia finanziaria, di scintillanti feste, prima del venerdì nero, prima della Grande Depressione, prima delle tenebre del Secondo Conflitto Mondiale. La luce è la rappresentazione scenica. La luce è l'utilizzo delle immortali parole di Fitzgerald. La luce sono i costumi. La luce è Young and Beautiful. La luce è l'ottima prova degli attori, in particolare di Di Caprio. La luce è il soggetto, il romanzo. L'ombra è la persistente volontà di Lurmann di rendere pop ciò che non è pop, di rendere il pane degli dei volgare foraggio, di trasformare la visione di Gatsby, il suo puro ed infinito amore, l'arte, l'immaginario e l'estetica di un capolavoro del Novecento in semplice prodotto per la massa, quasi si trattasse di un semplice musical. Il cinema, tuttavia, deve tendere a più sublimi traguardi.

Buona commedia di ambiente, in cui Cate Blanchett sfodera un'eccezionale interpretazione, sicuramente tra le migliori nell'anno in corso. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, e segnatamente delle due sorelle, le quali sono altresì testimoni e rappresentanti di due diversi ceti sociali e di due diverse concezioni della vita. La sceneggiatura è scorrevole e briosa. La regia è elegante, così come eleganti sono le scelte musicali per il soundtrack. Dopo l'inciampo romano, Woody Allen ritorna a scrivere una bella pièce teatrale per cinema.

Divertente, con un bel colpo di scena finale e con un ottima prova da parte degli attori, soprattutto da parte di Cristian Bale e di Jennifer Lawrence. Purtroppo il soggetto non è molto originale e richiama La Stangata, della quale non possiede il brio ed una colonna sonora di pari portata. Film piacevole per una serata, ben scritto ed interpretato, ma siamo abbastanza lontani dai capolavori.

L'ultimo film del cd. Rinascimento Disney, prima del deludente Dinosauri. Carina la storia, splendida la colonna sonora e la decisione di far cantare Phil Collins anche in italiano. Interessanti i movimenti in 3D ed in CGI su un'animazione chiaramente disegnata.

Bisognava confermarsi.

Recitava lo spot pubblicitario: "two is meglio che one".

Pessimo prodotto recitato effettivamente da cani mannari e da varie specie di mostri.

Pessimo prodotto.

Mediocre e pensato unicamente per le ragazzine.

Siamo un po' al di sopra di Twilight 1 (parecchio al di sopra dei successivi Twilight), ma il film è pur sempre mediocre, forse non noiosissimo, ma di una superficialità a dir poco imbarazzante.

Film scontatissimo, celebrativo, politicamente corretto, propagandistico (del tipo vote for Obama), con una carrellata di star inserite nel cast e con un'odiosissima Oprah Winfrey. Per di più, la pellicola sarebbe dovuta finire quindici minuti prima. 6 è per il soggetto che, riguardando i diritti civili negli USA, è pur sempre accettabile.

Bel soggetto. Indubbiamente la prima parte del film è migliore, mentre nella seconda si dà maggiore spazio alla prevedibilità, in nome di un ricercato (e forse non proprio necessario) colpo di scena. Forse sarebbe stato meglio incentrare la narrazione esclusivamente sull'incontro di due anime simili. Ciò nondimeno, La migliore offerta è un bel film, che si redime anche con la splendida e malinconica scena finale.

Il primo film che ho visto. Avevo tre anni e già allora fui colpito e commosso dal capolavoro di Tornatore. Con la maturità le sensazioni non sono cambiate. Anzi, si apprezzano ancor di più la straordinaria interpretazione di Noiret, la colonna sonora di Morricone ed il racconto di un tempo che fu.

Buon film.

Gran bel film. Tentativo riuscito di trasporre l'eterno dramma di Giulietta e Romeo in un modo diverso e alternato con le vicende (inventate) della via di Shakespeare. Film romantico, con splendidi costumi, una regia impeccabile e con un'ottima prestazione degli attori. Bella la colonna sonora.

Bisogna non essere romantici, nostalgici e sensibili per odiare questo film. Al contrario, chi è romantico, nostalgico e sensibile lo adora. A quel tempo, nel lontano 1991, il doppiaggio italiano era ancora eccezionalmente fedele a quello originale ... ed a volte persino migliore.

Capolavoro.

Capolavoro.

Il più bel cartone animato della storia insieme a Una Tomba per le Lucciole, la Città Incantata ed ovviamente Fantasia. Amleto, la sensibilità ambientalista e l'amore per la famiglia in salsa cartoon per tutte le famiglie e per tutti i tempi. Cosa volere di più di una pellicola eterna e didascalica.

Film di una noia mortale. Ad un certo punto ho dovuto chiudere il televisore ... e non lo faccio quasi mai.

Era difficile trasporre sullo schermo un film dalla fine purtroppo scontata. Lucas è riuscito nell'impresa.

IL FILM CULT!

Degna conclusione di una delle trilogie più belle della storia del cinema. Film epico, con una colonna sonora sublime, soprattutto durante la partenza di Merry per Minas Tirith e dopo l'incoronazione di Aragorn. Eccezionale la fotografia, così come la regia.