Ben Stiller si rivela molto migliore di quel che finora sembrava. E qui è pure regista e produttore: si capisce che è stato lui a volere fortemente un film così ... Un film diverso, divertente e toccante allo stesso tempo. P.S. Nel cast c'è pure Sean Penn!

Un'inaspettato Veronesi che dirige un film diverso dal suo cliché. 40/50 anni di storia italiana raccontata con ironia e umanità attraverso il personaggio, di ispirazione reale, interpretato da Elio Germano, e i suoi amici e parenti ... E anche Alessandro Haber, che fa Schifani, spicca inaspettatamente.

In un Brasile diverso e bellissimo, un soggetto che ricorda molto il film italiano Immaturi. La storia coinvolge, anche se a tratti è un po' scontata.

La storia di un'amicizia diversa e toccante che non cade neppure un attimo nel buonismo, ambientata ai tempi della scoperta dell'Aids, pervasi di gretta ignoranza e stupida omofobia ... Nella tragedia, a momenti si riesce pure a ridere.

Sembra non accada nulla e invece accadono moltissime cose ... ma con una lentezza quasi esasperante. Infatti anche il protagonista si addormenta spesso (Che sia narcolettico come uno degli zii del film di Veronesi?) con risvegli sempre drammatici. Dialoghi rarissimi ...

Peccato solo per i lucchetti sul ponte parigino ...

Piacevole e divertente, profondo e realistico, spontaneo ... Molto bravi gli attori, tutti ma soprattutto i due bambini.

Esteticamente piacevolissimo, interessante e molto, molto vario. Non si abbia paura di perdere il filo degli intrecci: alla fine è tutto più semplice di quel che si teme. E le 2 ore e 3/4 di durata non pesano affatto ...

Bella storia, anche molto divertente a tratti. Si teme di dover soffrire all'inizio, ma presto i buoni sentimenti hanno il sopravvento. E un po' di coraggiosa morale c'è: in fin dei conti una truffetta, a fin di bene, si può assolutamente accettare. Soprattutto se basata sulla fatuità. P.S. Ahinoi, i miliardari russi hanno sempre la meglio !!!

Divertente con qualche momento di lentezza.

Australiano che più non si potrebbe.

Film strano, ma epico. Un mondo che affascina per la sua diversità. Personaggi improbabili che invece risultano credibili. Panorami brulli, ma bellissimi. Tanta sabbia, poca acqua. Un mondo stupefacente appare ogni tanto intorno alla nave: cavalieri solitari al galoppo, teppistelli col Suv, dromedati, motociclisti isolati, tanti camion, persino due tricicli a vela. Peccato solo per la bassa qualità di alcuni effetti speciali e per la mancanza di attenzione verso certi dettagli: capelli e vestiti dei motociclisti immobili quando inquadrati frontalmente perché coperti dalla camera car e il cavo di traino della nave che non si muove nella direzione giusta ...

C'è sentimento, c'è politica, c'è vita, c'è civiltà, molta civiltà, in questo delicato e poetico film ...

Delizioso! E i costumi di Eiko Ishioka (scomparsa due mesi fa) meriterebbero un museo tutto per loro ...

Poesia nell'immagine ...

Ritmo sfrenato dall'inizio alla fine. Indenne dal rischio, spesso connaturato a questo genere di film, di non riuscire a far capire perfettamente la storia o le relazioni tra i vari personaggi. Insomma, tutto funziona e coinvolge in questo film girato quasi interamente in interni (e nello stesso luogo), quasi sempre con camera a spalla sbattuta in faccia agli attori o lanciata in corsa tra la folla.

Altalenante e colorato. Momenti frizzanti e divertenti si alternano a scene troppo lunghe e strascicate. Le scenette musicali in stile "Tutti pazzi per amore" sono piacevoli, anche se già viste. I costumi anni '70 sono meravigliosamente inquietanti (camicie, maglioni e giacche di Zingaretti passeranno alla storia). Complimenti al bambino protagonista che scandisce con la sua presenza tutto il film.

Cinese, molto cinese! Forse troppo cinese per noi: sguardi, ritmi, dialoghi non sono i nostri! A tratti, soprattutto nella prima metà, la noia si fa avanti e l'eccessiva enfasi ci fa sorridere. Poi migliora, ci vengono regalate delle belle inquadrature e, addirittura, ci si potrebbe commuovere. I cinesi in sala piangevano quasi tutti!

Diverso! Diverso e divertente! Molto divertente! Quasi perfetto nel suo genere. Curiosità: inizia con una citazione da "Luna Papa" di Khudojnazarov, ma sembra che nessuno se ne sia accorto!

Ottimo il cabaret del nipote di Chaplin (Vic), brava e sensuale Maya Sansa, simpatiche le battute del capotreno, belli gli esterni sulla neve. Purtroppo, però, i tanti flashback/forward, non ben collegati, fanno perdere a momenti ilfilo della storia.

Wenders dà un senso al 3D e ci permette di godere della Bausch e dei suoi ballerini meglio che dal vivo. Eccezionale, forse anche per chi non ama Wenders.

Battute sfacciate e intelligenti. Risate garantite. Ritmo ottimo. Noia totalmente assente. Profondità inesistente, ma non è richiesta. Insomma, la commedia perfetta!

Diverso, crudele, divertente e ... molto dettagliato. Parte lento, ma si riprende presto. Affetti deviati all'ennesima potenza. Però la cattiveria e l'opportunismo, che aleggiano fin dall'inizio, alla fine si rivelano altrimenti ...

Spietato e affettuoso, anzi spietato o affettuoso, senza vie di mezzo. Così appare il mondo in questo film: quando la vita va male, va male davvero, come la maggior parte di noi non potrebbe mai immaginare; però la bontà in alcuni c'è, e quando c'è non solo è tanta, ma è anche saggia. La storia, comunque, funziona, scorre e, soprattutto, appassiona. Efficace la tecnica dei salti temporali che spiazzano le aspettative.