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Serbavo il dolce ricordo di una mia compagnuccia delle scuole medie. I suoi occhi esprimevano gioia di vivere, i suoi sorrisi erano balsamo per il mio spirito di ragazzino timido e impacciato. Poi, dopo un anno, il destino la portò via e mi sentii più solo. Mi restava solo il ricordo delle foto in gita, qualche frase sul diario, una lettera tra le pagine dell' antologia. Decisi, a distanza di anni, di ritrovarla innescando un social network: la ritrovai! Ero felice, felicissimo! Che succede? Non era più gioiosa, rovesciò su di me le frustrazioni della sua vita, mi fu odiosa. Non volli più sapere nulla di lei, preferivo il suo ricordo di ragazzino. Ecco cosa ho provato guardando questo film: profonda delusione. E come per quella compagnuccia di tanto tempo fa, preferisco pensare ai Cavalieri dello Zodiaco chiudendo gli occhi e cercando di ricordare i dialoghi straordinari, il loro coraggio che ci riempiva il cuore, le musiche commoventi, le gesta di veri eroi. Cosa resta di tanta beltà?
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