Trama incomprensibile e insensata. Non si capisce quale sia il senso del tizio che lancia i boomerang, o della stessa harley queen (a parte il culo). Zero suspense, dialoghi noiosi e ripetitivi, effetti speciali che non danno nulla in più. Si fanno apprezzare giusto il trucco e la bravura di Will Smith, e ovviamente le inquadrature del fondoschiena di Harley. Il resto, no grazie. [SPOILER] Mi chiedo come sia possibile che un insieme di abilissimi supercattivi, con doti soprannatuarali, si possano lasciar ricattare da una signora di oltre 50 anni (che tiene in mano il telefono che controlla le loro vite per una bomba inserita nel loro collo), mentre però riescono a strappare il cuore a una strega dai poteri divini. Telefono ben visibile in mano a una vecchietta obesa=difficile; Cuore nel corpo della strega che ha i poteri di un Dio = facile

|spoiler| Bello. Forse non è sbagliato, anche se non completamente corretto, dire che il regista si serve della cosiddetta "interpretazione a molti mondi" per descrivere, anche attraverso sliding-doors, due sbocchi diversi di una stessa realtà... Cesare e Vittorio sono nella stessa situzione. Uno riesce a salvarsi, l'altro no. Ma è una realtà da cui non si può mai scappare, e in cui cadi per forza (guardate Tommasino alla fine). Caligari riesce a farci avvicinare il più possibile a una realtà che non puoi conoscere a meno che tu non la viva. Una realtà che esiste, e in cui non distingui il male dal bene. E se ci riesci, sei uno su un milione.

Una sceneggiatura inverosimile e povera per un'interpretazione blanda da parte degli attori, eccetto quella di J. Huston. Il montaggio e la regia lasciano a desiderare, ma nonostante la storia abbia delle lacune e delle fondamenta poco solide, la struttura e la trama ti prendono abbastanza da non farti cambiare canale. Non sono un amante di questo genere di film (ovvero "romantico", non "drammatico" come lo definisce sky, anche perché _SPOILER_ ha un lieto fine, peraltro insensato e improbabile), ma...ma niente, davvero niente di che.

Film realizzato in maniera ottimale (soprattutto se lo contestualizziamo nell'epoca in cui è stato girato), senza troppe esagerazioni, suscitando tensione in ogni momento, e facendo riflettere su quanto basterebbe "poco" per mettere in dubbio la supremazia dell'uomo sulla terra, da un momento all'altro. E' stupefacente il modo in cui questo film riesca a provocare suspense (e, talvolta, paura) senza l'ausilio di effetti speciali avanzati e moderni, senza far vedere spargimenti di sangue, o senza usare temi particolarmente "horror". Hitchcock è stato un genio nel non sfociare nell'idiozia pur affrontando una trama (speriamo) impossibile.

...Un colpo solo.

film totalmente insensato e diverso dal precedente (che almeno aveva una sua trama e un umorismo decisamente più elevato). Toppe le esagerazioni senza alcun criterio (che in un bel film come Mad Max fury road invece hanno), brutta regia e recitazione. In due parole: noioso e insensato.

Interstellar è sicuramente uno dei migliori film di fantascienza mai realizzati, e scientificamente "plausibile" (aspetto, a mio parere, più che importante in un film di fantascienza). Nolan ha deciso di dare alla sua opera, forse per la prima volta dai tempi di kubrik (2001 odissea nello spazio), un taglio scientifico il più possibile attinente alla realtà (a differenza di molti film dello stesso genere), affidandosi a Kip Thorne, un fisico teorico esperto in buchi neri, campi gravitazionali e teoria della relatività. Il film regala emozioni continue e suspense, provoca tensione, senza mai essere troppo noioso. Impeccabile la regia e la recitazione degli attori, McConaughey su tutti, e spettacolare la fotografia. La prima parte del film e qualche scena nel mezzo sono un po' troppo lente, ma necessarie. Non è un capolavoro, ma è un buon film, senz'altro.

Credevo fosse un'americanata commerciale, invece si è rivelato al di sopra delle aspettative. Nella prima parte il film è un po' troppo lento, ma quando arrivano all'emporio si riprende decisamente. Bella la sceneggiatura e i dialoghi, come la colonna sonora. Gli attori erano molto nel personaggio, soprattutto Samuel Jackson e Jennifer Leigh. Forse Tim Roth poteva (o almeno mi sarebbe piaciuto) avere più spazio...
Belle ovviamente le scene di violenza pura tipo "fumetto", e le scene di tensione. L'unica pecca è la prevedibilità, ma nel complesso un buon film. Di questo genere preferisco più Django, però...

Ammetto che ho avuto difficoltà a valutare questo film. Per tutta la sua durata ti fa seguire la storia, è tutto piuttosto lineare anche se un po' mistico, ma poi BUM, svolta a sinistra. Il finale non è molto convincente, forse è troppo simbolico. Comunque faccio i complimenti agli attori, specialmente a Norton. Non mi sembra questo capolavoro, ma lo consiglierei sicuramente, soprattutto per la sceneggiatura e la storia.

Benigni con la "La vita è bella" ha realizzato un falso storico con lo scopo di compiacere gli americani e poter così mettere le mani sull' Oscar. Nel film chi è che libera Auschwitz? Gli americani. Ma è un falso clamoroso. Un errore voluto, e non casuale. Viene cambiata la storia affinché il film possa essere venduto in America. Nel film, Benigni fa liberare gli ebrei dagli Stati Uniti e non dall' Armata rossa come avvenne invece nella realtà, trattandosi del fronte orientale: alterando così la verità per scopi politici e strumentali, ha compiuto una mera operazione commerciale. Detto ciò, il film ha la sua poeticità, certo, ed è molto originale e commovente, ma assolutamente inverosimile e anche un po’ sciocco. Bella la musica e la regia. Facendo una media, non posso dare più di 3,5.

Film decisamente avvincente, ambientato in un'era post-apocalittica, dove la salvezza è l'unico scopo e ci si aggrappa alla speranza come unica fune per uscire da un mondo di disperazione e follia pura. Di gran lunga il miglior film del 2015. Splendida la regia e il montaggio, bravissimi gli attori, specialmente Hardy. Il film provoca tanta tensione per tutta la sua durata, ottima l'idea del mettere il chitarrista appeso che suona costantemente e che fa da sfondo musicale di una caccia all'uomo senza precedenti.