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Sette anni dopo “Il matrimonio di Tuya” l'Orso d'oro torna in Cina: la giuria del 64° Festival Internazionale del Cinema di Berlino presieduta da James Schamus assegna il premio principale, non senza sorprese, a “Bai Ri Yan Huo” (“Black Coal, Thin Ice”) di Diao Yinan, film che si aggiudica anche il premio per il miglior attore grazie a Liao Fan. E' cinese anche il premio per il miglior contributo tecnico, assegnato alla fotografia (un'abitudine, oramai) di Jian Zeng nel film “Tui Na” (“Blind Massage”), mentre bisogna attraversare il Mar Giallo per trovare la miglior attrice, la giapponese Haru Kuroki.
Vanno in America i due premi più prestigiosi, Orso d'oro a parte: all'atteso “The Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson va il Gran Premio della Giuria, mentre l'Orso d'argento per la miglior regia va a Richard Linklater. Il vecchio continente si consola con il premio per la sceneggiatura del tedesco “Kreuzweg” e per il Premio Alfred Bauer all'intramontabile Alain Resnais. [...] |
