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"Sono molto onorato di ricevere un Premio intitolato ad un maestro della perfezione come Bresson. Nella mia vita e nella mia opera di artista mi sono sempre considerato un individuo. Per tutta la vita ho cercato di contrastare la violenza nel cinema e nella realtà. Siamo in pochi a provare a farlo, ma esistiamo". Questo il commento di Aleksandr Sokurov, premiato questa mattina al Festival di Venezia con il "Premio Robert Bresson".
Attribuito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista del Cinematografo al regista che abbia dato una testimonianza significativa del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della nostra vita, il prestigioso riconoscimento (già assegnato in passato a registi come Giuseppe Tornatore, Wim Wenders e Zhang Yuan) è andato al celebre regista russo che ha scelto Venezia per ritornare sul palcoscenico cinematografico mondiale.
Dopo la sua assenza al Festival di Cannes, dove presentava "Aleksandra", l'ultimo capolavoro dedicato alla guerra in Cecenia, Sokurov è stato oggi premiato al Lido dal Patriarca di Venezia, il Cardinale Angelo Scola, alla presenza del Sindaco di Venezia, Maurizio Cacciari, del direttore della Mostra, Marco Muller, del Presidente della Biennale, Davide Croff, e del Di [...] |