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Venerdì 19 gennaio, oltre all'atteso "Manuale d'amore 2", uscirà nelle sale italiane il nuovo lavoro del regista Davide Ferrario. La pellicola è un documentario intitolato "La strada di Levi", una sorta di road-movie che ripercorre i luoghi del sofferto ritorno a casa di Primo Levi (magistralmente descritto nel libro La tregua) dal campo di Auschwitz alla sua Torino.
Il documentario era stato presentato alla Festa del cinema di Roma con grande favore di pubblico e critica e ora Davide Ferrario spera che si ripeta il fortunato passaparola che ha portato il suo "Dopo Mezzanotte" al successo.
La pellicola ideata e sceneggiata insieme allo scrittore Marco Belpoliti (che cura le opere di Levi per Einaudi), descrive un viaggio di 6 mila chilometri attraverso Polonia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria e Germania. Il percorso segue le nazioni attraversate nel '45 durante i 10 mesi del faticoso viaggio di ritorno di Primo Levi.
Lo scrittore, morto suicida a Torino nel 1987, è presente solo in poche inquadrature: "Non volevo farlo vedere molto - commenta Ferrario - Levi lo esprimi meglio se lo racconti". [...] |