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Recensione: G-Force: superspie in missione

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G-Force: superspie in missione
titolo originale G-Force
nazione U.S.A.
anno 2009
regia Hoyt Yeatman
genere Avventura / Fantasy / Azione
durata 89 min.
tecnologia
3D
distribuzione Buena Vista International
cast B. Nighy (Leonard Saber) • W. Arnett (Kip Killian) • Z. Galifianakis (Ben) • K. Garner (Marcie)
sceneggiatura C. WibberleyM. Wibberley
musiche T. Rabin
fotografia B. Bazelli
montaggio M. GoldblattJ. HellmannB. SmithM. Smith
uscita nelle sale 24 Settembre 2009
media voti redazione
G-Force: superspie in missione Trama del film
"G-Force" racconta di un team di animali addestrati come agenti segreti: i porcellini d'india Darwin (il leader del team), Juarez (l'esperta di arti marziali), Blaster (l'addetto alle armi e al trasporto), la talpa Speckles (l'adetto informatico) e la mosca Mooch (addetta alla sorveglianza). Il governo degli Stati Uniti gli affida la missione di fermare un malvagio bilionario, Leonard Saber, che progetta di distruggere il mondo con gli elettrodomestici.
Prima di completare la loro missione, il governo chiude il programma e li manda in un negozio d'animali. Darwin, Juarez, Blaster, Speckles e Mooch assieme ai loro nuovi amici Hurley e il criceto Bucky scapperanno dalle loro gabbie per sconfiggere il nemico, fermare la sua minaccia e salvare il mondo.
Recensione “G-Force: superspie in missione”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 5)
L’industria del 3-D, fino a pochi mesi fa avvolta ancora da una nube di mistero, sforna adesso i suoi prodotti con cadenza quasi settimanale: chi vuole provare l’esperienza della visione a tre dimensioni deve soltanto sfogliare il giornale, almeno un paio di titoli in sala li troverà. Questo per dire che l’essere in 3-D non può più essere considerata una qualità che giustifichi interamente il film, come accadeva per i pionieri: “G-Force: superspie in missione” va dunque considerato per quello che è, ovvero un film per bambini in età elementare, meno divertente della maggior parte dei prodotti che si rivolgono allo stesso target, privo di originalità nella storia e anche nel pretesto, visto che di animali-eroi ne abbiamo fin sopra i capelli ed anche i criceti che corrono in una sfera di plastica si sono già visti. E se questi non sono criceti ma porcellini d’India non cambia poi molto.
Il bambino che venisse portato a vedere “G-Force” uscirebbe dalla sala contento, ma l’unico stimolo che può dargli questo film è quello di farsi comprare un criceto (sempre che non conosca la differenza col porcellino d’India), che invece di scorrazzare per la città resterebbe in gabbia, prigioniero della libertà (non) goduta sullo schermo.
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