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Nell’anno 2154, esistono due classi di essere umani: i benestanti che vivono su una incontaminata stazione spaziale costruita dall’uomo e chiamata Elysium, e il resto della popolazione che vive in un sovrappopolato e disastrato pianeta Terra. Le persone sulla Terra sono disperate e vorrebbero fuggire dal crimine e dalla povertà dilaganti. Inoltre, hanno un drammatico bisogno di cure mediche disponibili soltanto su Elysium.
Purtroppo, ad Elysium le legge anti-immigrazioni e le forze in atto per preservare il lussuoso stile di vita dei propri cittadini sono ferree. L’unica persona che ha qualche possibilità di portare equilibrio tra questi due mondi è Max, un uomo ordinario con un disperato bisogno di entrare ad Elysium. Con la vita appesa ad un filo, Max dovrà suo malgrado affrontare una missione pericolosissima che lo vedrà ostacolare il Segretario di Elysium Delacourt e le sue forze armate.
Eppure, se Max riuscirà a trovare un varco, potrebbe non soltanto salvare la propria vita ma anche quella di milioni di abitanti del pianeta Terra. |
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Nonostante gli evidenti e ormai sempre più difficilmente evitabili richiami ai capolavori del genere, l’olandese Blomkamp affronta il tema dell’immigrazione con una buona dose di originalità, coraggio e chiarezza di intenti. Non più il ghetto sudafricano, il distretto 9 dal quale fuggire, ma le nuove favelas californiane, tutti alla ricerca del nuovo mondo (artificiale) sotto la guida del nuovo “eletto”, un novello messia disposto infine a sacrificarsi per il bene dell’umanità intera. Troppo audace? Forse. Ma merita. |
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REGIA - EFFETTI SPECIALI - SCENOGRAFIA | |
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SCENEGGIATURA | |
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