Bravissimi attori. Si simpatizza per i personaggi che vengono resi grandi proprio attraverso le umane debolezze. Molto rilassante (in quanto la cosa più emozionante è un picnic con hot dogs)

Film natalizio ben realizzato. Nelle mani di un Tim Burton avrebbe potuto essere un capolavoro.

Uno dei film più divertenti degli ultimi tempi, ironico, tenero. I buoni sentimenti non scadono nel mieloso. Sintetizzerei con: dolcemente anarchico.

Se lo si vede come uno spettacolo al di là delle lagne sulla metempsicosi non è per niente male. È gli attori sono bravissimi anche se a volte gigioneggiano e sembrano divertirsi fin troppo!

Divertente commedia multietnica da far vedere a chi tende a demonizzare ebrei o palestinesi. Nell'occhio giapponese del regista entrambi i popoli vengono rappresentati da personaggi pieni di vita e simpatia.

Dooollcee!! Forse persino troppo ma un po' di favola e di sogno di un mondo migliore in cui i rapporti di solidarietà tra umani siano più saldi non può che far bene.

Idea geniale, realizzazione sufficiente. Il film risulta a tratti piuttosto noioso; sarà che c'é poco dialogo?

Io mi sono divertito e in un paio di momenti ho persino riso; di questi tempi mi pare già un buon risultato. Si noterà che nei film c'è un certo ritorno agli anni 30 (oltre al film di Allen si trova anche nelle sale "The Artist"). Non mi sembra un caso: viviamo un analogo momento di crisi.

Un film sul potere e sulla violenza e i compromessi che raggiungere e mantenere il potere comporta. I personaggi non risultano simpatici e ci mancherebbe altro, tutti tesi a calpestarsi e a distruggersi senza pietà. La pietà è solo negli occhi dello spettatore per l'unica persona (forse) idealista che viene calpestata e distrutta più che gli altri.
Film con con poche concessioni allo spettacolo, intelligente e che fa pensare da chi e a quali fini siamo governati.

Commedia lieve e divertente come solo i francesi sanno fare.
Si parla di cose serie senza darlo troppo a vedere e senza prendersi troppo sul serio.

Si ride poco e c'è qualche volgarità di troppo. Un passo indietro rispetto al film precedente, un passo verso Natale a Bangkok.

Film laico ma non offensivo e neanche "cattivo" verso la chiesa cattolica e le sue gerarchie. Anzi, uno dei film meno graffianti di Moretti, tutto teso alla comprensione delle debolezze degli uomini. In alcuni punti anche molto divertente.

Da vedere, anche se a volte la complessità diventa confusione.

Grande recitazione e, contrariamente alle aspettative, non mi sono proprio annoiato. Ricorda che anche i re hanno difetti e sentimenti da umani, anche se ancora non si possono toccare.

Non capisco il Premio di Cannes! Il film ha belle immagini (tipo, per capirci, quelle di "2001 Odissea nello Spazio") e gli attori sono bravi ma i contenuti sono una astruseria misticheggiante tra new-age e cristianesimo puritano.
Il tutto dura oltre due ore di noia a 360°.
Un consiglio ai critici "veri": non è che tutto ciò che è incomprensibile sia anche geniale!