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Purtroppo è vero, è tutto vero quello che racconta questo film... E se dopo 10 minuti di visione avevo la gastrite, quando è finito, avevo l'ulcera! Che paura ragazzi! Che matrimoni, che amicizie, che rapporti familiari! Si passa sopra a tutto e a tutti, ci si pulisce i piedi, ci si sputa e poi si sorride come nulla fosse. Il personaggio di Edoardo Leo, in particolare, è mostruoso e raccapricciante; non si trova un motivo per salvarlo. Miglior cast non si poteva scegliere e i personaggi erano cuciti addosso agli attori.
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Sono stupita di questi voti così positivi, ma so anche che la biografia di Walter Isaacson, che ha avuto il grande vantaggio di scriverlo insieme al protagonista, farà sembrare qualsiasi film mediore al confronto. A mio parere, la scelta poco felice, che ha reso il film di Boyle poco più che una commedia, è stato puntare sul lato umano, e in particolare su quello paterno, che a Jobs è sempre mancato e non l'ha imparato neanche con l'età: con i figli, con le amanti, con la moglie. Non ha mai perdonato chi lo tradì e, senza di lui, quella non era Apple, così come non lo è ora: con lui non avemmo mai avuto un telefono che non entra in tasca, un orologio che non serve a nulla e chissà quale altra stranezza ancora ci riserverà la mela mozzicata ... La verità è che solo Steve Jobs avrebbe potuto dirigere e interpretare magistralmente il proprio film autobiografico e possiamo scommettere che anche quest'anno avrebbe fatto perdere l'Oscar da Miglior Protagonista al povero Di Caprio :-)
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