Cinema del Silenzio - Rivista di Cinema

Editoriale I tecnici e la cultura

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a cura del direttore Danilo Maestosi
Non è una bocciatura o un pronunciamento da nostalgici. Non se ne poteva più del regime di ottusa volgarità, incultura e corruzione che ci siamo lasciati, speriamo per sempre, alle spalle. E dopo la tempesta della crisi finanziaria e il diluvio Berlusconi il governo Monti era probabilmente l’unica Arca di salvezza. Difficile prevedere quanto durerà e che cosa verrà dopo. Ma è possibile azzardare una profezia sugli effetti negativi che questo interregno, per quanto breve, di tecnici, economisti e professori doc sortirà sul cinema italiano. Un po’ certo spaventa la contrazione degli investimenti pubblici, che del resto aveva già toccato il fondo. Ma è il possile calo d’impegno e di qualità che nella nostra prospettiva di cinefili ci preoccupa di più. Il rischio è che i nostri film, già così poco coraggiosi e vitali, confezionati a ricalco dell'ultima moda e all'ingrosso, precipitino nella nebulosa di asettico e asociale decisionismo che caratterizza la svolta che stiamo vivendo. Non trovino più,quando mai l'hanno fatto, un nemico da combattere, una causa per cui schierarsi, una storia da raccontare e su cui prendere posizione. Spunti ce ne sarebbero a iosa. Vengono in mente commedie velenose da costruire sui sorrisi affettati e maligni da squali sapienti dei ministri di adesso. Sui meschini patemi dei tanti parlamentari senza vocazione presi in ostaggio, Sulla volgarità rimaste senza megafono dei dirigenti leghisti. Su un tessuto sociale che annaspa afasico, metabolizzando nostalgie per un lavoro in nero che rischia d'estinguersi, sugli stipendi che si assottigliano, sui suv usati come spie d'evasione fiscale, sulle mazzette e le puttane d'alto bordo che non fanno più tendenza. Ammutolita o quasi la voce di chi pagherà davvero i conti della bufera, sovrastata dal corso di proteste di notai, tassisti, farmacisti, benzinai, evasori fiscali. Vecchi e nuovi mostri. Pensate che gran film di fantascienza. Avete altre idee, altri eventuali copioni in testa, segnalateceli. Se non altro serviranno a scoraggiare gli autori del falso giovanilismo, tutto amori d'immaturità e lucchetti da appendere a ponte Milvio.