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Il saggio prende spunto da elementi particolari, in assoluto disordine, sensazioni, ipotesi, suggestioni, osservazioni in piena libertà. La scelta delle varie tracce nei capitoli è del tutto arbitraria, non ha pretesa di certezze. L’assenza di un quadro teorico forte non deve spaventare né il lettore addetto ai lavori, né il semplice appassionato. Il percorso tra i film non è stato programmato, semmai si è costruito da sé, a partire da un nucleo di recensioni. Da queste prime impressioni a contatto stretto con la visione, si è passati a una successiva organizzazione del materiale. L’unico fil rouge è il sistema degli immaginari all’inizio del nuovo millennio, sistema nel quale rilevare i sintomi più importanti, le coordinate non solo di un nuovo cinema, ma anche di una nuova civiltà cinematografica, con tutte le sfumature che vi si possono attribuire. |
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