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Parafrasando qualcuno verrebbe da dire: il colonialismo non è un pranzo di gala. Lo sguardo caustico e pedante di Claire Denis si concentra probabilmente su una sottintesa riflessione sui danni del colonialismo francese nelle terre d'Africa. La cocciutaggine, ottusa a tratti persino fastidiosa di Isabelle Huppert scandisce come rintocchi di una campana a morto l'ineluttabile climax finale che è il destino segnato, fin dagli iniziali flash back, del film. La protagonista perde il contatto con il reale, che non si vede quasi mai, troppo legata alla "roba" e a una terra che la respinge. Il resto è più o meno corollario.
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