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Diamo pure il beneficio del dubbio a Sean Penn, produttore esecutivo e sceneggiatore di questo thriller, di voler denunciare le ingiustizie soprattutto ai danni dei più deboli, ma l'idea che il mondo si divida molto semplicemente in buoni e cattivi è un tantino ingenua nonché cinematograficamente parlando propria dell'industria holliwodiana. Ed è proprio questa la critica maggiore al film, confezionato come una rivisitazione di Rambo piuttosto che come una prosecuzione ideologica del, per citarne un paio, bellissimo Hotel Rwanda o di Diamanti di Sangue che, ambientati nello stesso continente, riescono a sviscerare in modo più convincente le tematiche legate allo sfruttamento delle risorse naturali che i ricchi fanno sui poveri (giusto per semplificare). I muscoli improbabili di uno non certo sbarbatello Sean Penn, stridono con le tematiche, appena accennate, molto tragiche di un paese alla deriva. Trinca e soprattutto Bardem sprecatissimi! Peccato!
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