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Buon film d'azione "made in Italy". La pellicola, pur non essendone correlata se non per la presenza di Amendola e del giovane (ottimo) Ferrara, sembra pescare a piene mani nelle atmosfere noir dell'ottimo "Suburra" di un paio di anni fa. Tensione costante, dal primo all'ultimo minuto. Storie di 4 esistenze bruciate in permesso di 48 ore dalla detenzione che stanno affrontando. Un'umanità disperata, senza luce né possibilità di redenzione, se non per i giovani Angelo e Rossana. Bravo Amendola, sempre bravo, soprattutto quando si trova a portare sullo schermo le atmosfere, il dialetto e le sfumature della sua città natale, Roma. Qualche parola greve in meno non avrebbe guastato, soprattutto nei dialoghi del gruppo di amici di Angelo: bisognerebbe sempre ricordarsi che poi i films vengono visti anche da ragazzi. Mezzo voto in meno per questo. Da vedere.
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