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Recensione: La setta delle tenebre

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La setta delle tenebre
titolo originale Rise
nazione U.S.A.
anno 2007
regia Sebastian Gutierrez
genere Horror
durata 94 min.
distribuzione Eagle Pictures
cast L. Liu (Sadie Blake) • M. Chiklis (Clyde Rawlins) • C. Cugino (Eve) • J. D'Arcy (Vescovo) • S. Armstrong (Jenny) • P. Cassell (Easton) • R. Forster (Lloyd)
sceneggiatura S. Gutierrez
musiche N. Barr
fotografia J. Toll
montaggio L. Bromwell
uscita nelle sale 23 Maggio 2008
media voti redazione
La setta delle tenebre Trama del film
Sadie, una giovane reporter che sta indagando sulle sette occulte in California, si sveglia inspiegabilmente all'obitorio. Capisce presto con orrore di essersi trasformata in un qualcosa di disumano che ha bisogno di nutrirsi di sangue. Dopo aver faticosamente ricostruito quanto le è successo, Sadie giura vendetta ai responsabili della sua terribile trasformazione...
Recensione “La setta delle tenebre”
a cura di Andrea Olivieri  (voto: 4)
Horror citazionista: il vampiro inseguiva l'eroe, nella comoda, ed ovviamente facile situazione, di trovare presto un alleato. Ma alla fine si tratterà di lottare per la propria ed altrui sopravvivenza.
Sceneggiatore di un precedente progetto, abile, quanto prevedibile e scontato remake "The Eye", Sebastian Gutierrez (già autore di Gothika) si diletta di un genere certamente affascinante, ma che richiede un senso della misura proprio nella sua dismisura, l'horror e il gotico. Proprio al contrario, "La setta delle tenebre" si è buttato in pasto alla peggior tradizione hollywoodiana del genere: rantoli e sospiri, neon traballanti e lampadine fulminate, sviolinate angosciose e soprassalti da fine serie (televisiva o serie b).
Un viaggio che 'regge la fiaba': qui, nell'incertezza fra il suspense aviatorio, e l'universo di tutti gli ultimi precedenti del filone fantastico, tutto è terribilmente scontato e prevedibile. Con uno stile rarefatto, che non può che privilegiare l'assenza di ogni azione significativa e l'affermazione di lunghe citazioni, ogni tentativo intelligente ed originale è il riuscito 'paradosso' finale; con l'evidente bug implicito di essere risucchiati nella prevedibilità di un irrimediabille spirale (in)espressiva. Così le sequenze 'originali' o spettacolari sono solamente il buon auspicio prima dell'atroce conferma: il fantastico è di moda, e tutti ci provano.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (3 Commenti, 0% gradimento) JohannesBorgen 23 Maggio 2013 ore 15:00
voto al film:   4

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