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Il mito di Sansone e Massada insegna ai giovani israeliani che la morte è meglio della dominazione. Oggi i giovani palestinesi combattono, attraverso l'Intifada, contro le quotidiane umiliazioni e violenze dell'occupazione dell'esercito israeliano. Questa popolazione estenuata, come ieri lo erano gli ebrei dai Romani e Sansone lo era dai Filistei, grida la sua rabbia e la sua disperazione. Il regista israeliano racconta la crisi tra Israele e Palestina, vista attraverso gli occhi dei Palestinesi costretti a subire ogni giorno controlli e ispezioni da parte dell’esercito israeliano. Nonostante tutto, il regista Avi Mograbi crede ancora in un dialogo per la pace. |
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Lascia che io mi vendichi per uno solo dei miei due occhi, implora Dio Sansone, accecato dai filistei. La frase simbolo della sua ribellione è usata oggi da ebrei razzisti per invocare stragi di palestinesi: la vendetta prima di tutto, contro gli altri, altri che “non sono come noi”: è l’onore di Dio ad essere tirato in ballo, ed è bene ricordarsi che il Dio del Vecchio Testamento è vendicativo, e che l’abuso è tale sotto ogni aspetto tranne quello – ahinoi – ideologico.< [...]
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Per uno solo dei miei due occhi |
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