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Viaggio senza speranza tra la lussureggiante vegetazione del Guatemala e le desolate lande del Messico alla ricerca di un luogo migliore per vivere, il Nord. I giovani protagonisti attraversano in treno con altri reietti territori sui quali bande di criminali infieriscono impunemente lasciandosi dietro ruberie, rapimenti e altri atti efferati. La violenza sembra l'unica costante negli incontri con questa umanità degradata e la violenza viene perpetrata anche da chi dovrebbe garantire l'osservanza delle leggi (scena dei poliziotti che rubano stivali e zaini). Straziante, doloroso universo di disperazione quindi, ricco però di inaspettati struggenti momenti rappresentati poeticamente. Ritmo lento, dialoghi essenziali, cinepresa che indugia a lungo sui volti, sugli sguardi, silenzi lunghi intervallati agli improvvisi brutali assalti delle bande per un film che meriterebbe una maggiore diffusione nelle sale...appassionante e intenso, andrebbe comunque visto anche solo per riflettere...
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