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Un libro di conversazioni con i maggiori cineasti contemporanei. O meglio un atlante di quanto avviene nell’ambito della produzione cinematografica d’autore sul piano mondiale. Dal Giappone agli Stati Uniti, passando per la Cina, il sud-est asiatico, l’India, la Russia, l’Europa, l’Africa e il Sud America, un viaggio nelle storie e nelle pratiche del cinema all’alba del XXI secolo, raccontato dai suoi protagonisti più avventurosi che insieme tracciano i meridiani e i paralleli di quel pianeta dell’immaginario che è il cinema, in un momento di mutazioni epocali. Un viaggio che parte dai "ricordi del futuro" di grandi maestri del Novecento come Stan Brakhage, Jean-Marie Straub, Otar Iosseliani o Roger Corman, per aprirsi alle derive scatenate dalle nuove prospettive tecnologiche in cui si sono tuffati a corpo libero figure come David Lynch, Abel Ferrara, Monte Hellman o James Cameron. I percorsi unici di Jean-Luc Godard, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Werner Herzog, Takeshi Kitano, Quentin Tarantino o Aki Kaurismaki. Il passo calmo e monumentale con cui percorrono distanze siderali Aleksandr Sokurov o Hou Hsiao-hsien. L’incedere spericolato di Manoel de Oliveira e l’avanzata delle nuove generazioni che dal vecchio "terzo mondo" determinano le tendenze del cinema futuro. Ognuno un arcipelago o un continente da scoprire. Ognuno una storia da raccontare. Cinquanta conversazioni sullo stato del cinema, i suoi confini, la sua utopia. |
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