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Recensione: La rosa bianca - Sophie Scholl

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La rosa bianca - Sophie Scholl
titolo originale Sophie Scholl - Die letzten Tage
nazione Germania
anno 2005
regia Marc Rothemund
genere Drammatico
durata 117 min.
distribuzione Cinecittà Luce
cast J. Jentsch (Sophie Scholl) • A. Held (Robert Mohr) • F. Hinrichs (Hans Scholl) • J. Gastdorf (Else Gebel) • A. Hennicke (Dottor Roland Freisler)
sceneggiatura F. Breinersdorfer
musiche R. HeilJ. Klimek
fotografia M. Langer
montaggio H. Funck
uscita nelle sale 28 Ottobre 2005
media voti redazione
La rosa bianca - Sophie Scholl Trama del film
Pochi giorni per morire: Sophie Scholl viene arrestata insieme al fratello mentre distribuisce volantini antinazisti, sottoposta ad un processo-farsa e condannata a morte, sentenza eseguita il giorno stesso della condanna.
Recensione “La rosa bianca - Sophie Scholl”
a cura di Glauco Almonte  (voto: 6,5)
La comprensibile difficoltà tedesca nel raccontare il nazismo si sta ultimamente sciogliendo, iniziando, come anche per La caduta, ad affrontarlo a piccole dosi. Soffermandosi sulla “Rosa bianca”, Rothemund parla al contempo degli oppositori e dell’assenza di opposizione al regime hitleriano: il dato storico che emerge non sono i tre ragazzi che sacrificano la propria vita in nome d’una libertà soppressa, ma il resto della popolazione tedesca che non ha mai voluto far nulla per fermare il più grande crimine della storia. Tutti colpevoli, dunque, ma come ammissione, a sessant’anni di distanza, non è un gran ché.
Questa difficoltà nel porsi di fronte alla storia con la coscienza della propria colpevolezza (come popolo, quindi come persone), si rispecchia nelle scelte del film: Sophie Scholl über alles, l’eroina che si scaglia contro la dittatura nazionalsocialista viene scagliata contro lo spettatore in tutta la sua abbagliante grandezza. Una regia asettica per buona parte del film si scalda in rare occasioni, per mostrare con partecipazione il pianto trattenuto di Sophie, le sue preghiere disperate, l’orgoglio dei suoi genitori; la volontà di accrescere a tutti i costi la compassione del pubblico nei confronti d’un personaggio di tale spessore non può che essere biasimata. Sophie Scholl, un’eroina che ha avuto il coraggio di opporsi al nazismo e la forza di perseverare, mettendo le proprie idee davanti alla propria vita: a cosa serve tutto il resto?
Premiato a Berlino 2005 con l'Orso d'argento.
Commenti del pubblico







Ultimi commenti e voti
Utente di Base (40 Commenti, 27% gradimento) andrea_cavax 30 Dicembre 2011 ore 13:06
voto al film:   6

Medaglia d'Oro (273 Commenti, 57% gradimento) cinemabendato Medaglia d'Oro 26 Aprile 2011 ore 18:07
voto al film:   6,5

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