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Dagenham, 1968. La fabbrica della Ford è il cuore industriale dell’Essex e dà lavoro a 55mila operai. Mentre gli uomini lavorano alle automobili nel nuovo dipartimento, 187 donne cuciono i sedili in pelle nell’ala della fabbrica costruita nel 1920, che cade a pezzi corrosa dalla pioggia. Lavorando in condizioni insostenibili, le operaie finiscono per perdere la pazienza quando vengono classificate come 'operaie non qualificate'. Con ironia, buon senso e coraggio riescono a farsi ascoltare dai sindacati, dalla comunità locale e dal governo. Rita O’Grady, loquace e battagliera leader del gruppo, diventerà un vero e proprio ostacolo, duro e insuperabile, per il management maschile e troverà sostegno nella deputata Barbara Castle che le consentirà di sfidare anche il Parlamento. Insieme alle colleghe Sandra, Eileen, Brenda, Monica e Connie, Rita guiderà lo sciopero delle 187 operaie addette alle macchine per cucire, ponendo le basi per la legge sulla parità di diritti e di salario tra uomo e donna. |
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Se non fosse per la sceneggiatura eccessivamente lineare e prevedibile, e la figura inutilmente macchiettistica del ministro, We want sex sarebbe perfetto.
Merito soprattutto degli ottimi protagonisti e della capacità di Cole di unire armonicamente dramma e commedia, con una eleganza ed intelligenza tipicamente british: chi l'ha detto che un film "impegnato" nella sostanza debba esserlo anche nella forma? |
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REGIA - MUSICHE - RITMO - IMPEGNO - HUMOUR | |
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SCENEGGIATURA | |
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Commenti del pubblico |
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News sul film “We Want Sex” |
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