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Non è subito facile distinguere il ricordo, dal delirio e successivamente entrambi dalla mera realtà. Ma la Paltrow è comunque molto credibile nel ruolo di una figlia in lotta con sè stessa, con i propri sentimenti e con tutta probabilità contro lo stesso triste destino cui era andato contro l' affezionato padre prima di morire. La sorella grande, guardacaso una analista, risulta essere abbastanza odiosa ed incomprensiva nei riguardi della "sorellina", dunque anche questa attrice mi risulta valida nel proprio ruolo. Gyllenhaal mediocre, nè pessimo, nè lodevole insomma. Mi duole moltissimo ammettere, invece, che il grande Anthony questa volta abbia gigionato un po' troppo nelle vesti di un padre idealizzato come dio dai suoi studenti e cullato dalla figlia minore come un grande uomo ormai in preda alla follia. Sembra un po' troppo plastica la sua interpretazione, un po' troppo sbilanciata, ecco. La soundtrack molto soft è azzeccata. Direi consiglia |
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Visto per caso, perché erano finiti i biglietti per il film che avevo scelto. Un'occasione mancata: gli attori (tutti) gigioneggiano un po' troppo e la regia li asseconda "rallentando" troppo alcuni passaggi. Ed è un peccato perché il soggetto è potenzialmente interessante, soprattutto per quanto riguarda il pericolo di essere "derubati" delle proprie intuizioni.
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