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Cos’è la "videocrazia"? Secondo Erik Gandini, italiano d’origine e svedese di adozione, è il sistema di potere televisivo di cui l’Italia offre oggi l’esempio più consistente ed emblematico. Videocrazia non è esattamente un film su Berlusconi ma un film sull’Italia berlusconiana di lunga durata: fisiologicamente, sociologicamente e forse persino antropologicamente berlusconiana. L’Italia in cui, come afferma Nanni Moretti ne "Il Caimano", «Berlusconi ha già vinto». Un’Italia trentennale, ossessionata dall’esibizionismo sessuale e dalla totale assenza di freni morali – con ogni probabilità anche molto incapace di guardarsi allo specchio – che viene restituita dallo sguardo attento di uno "straniero" sui generis, la cui relativa italianità gli ha consentito una conoscenza sul campo del fenomeno analizzato. Ma il suo film non rincorre l’attualità o lo scandalo. Non insegue la notizia o il gossip. Sviluppa piuttosto una distanza critica singolare rispetto alle circostanze e ai personaggi rappresentati o ai materiali di repertorio selezionati e assemblati: distanza critica fatta di straniamento e profondo sdegno allo stesso tempo. |
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evidentemente non avete mai acceso una televisione italiana...
Erik Gandini se n’è andato dall’Italia a metà degli anni ’80, quando l’impero televisivo era già nato ma in pochi se ne erano accorti. Vent’anni dopo, colpito dalla grande differenza tra la televisione commerciale italiana e quelle svedese ed europee in genere, Gandini decide di farsi un’idea di cosa ci sia dietro questo impero, da cosa siano mosse [...]
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Videocracy - Basta apparire |
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