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Questo "Love is strange" è un film che sposa l' "understatement" come manifesto cinematografico. Lo fa raccontando la bellezza e l'ostinazione di un amore maturo - tenero e consapevole allo stesso tempo (sullo "strano" del titolo avrei da ridire...) - di una coppia omosessuale, che si ritrova ad affrontare triviali avversità quotidiane ad un'età avanzata. Senza avanzare pretese eccessive, il film di Sachs ha il pregio notevole di utilizzare un tono leggero, discreto, grazioso - ma a mio parere mai noioso o banale - per rendere degna di essere raccontata una storia in cui non c'è bisogno di eroi, di giovani, di belli.
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